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A CURA di Giuseppe Ruggeri
Messina dice no alla violenza sulle donne: Istituzioni, Forze dell’Ordine e associazioni insieme per combattere un fenomeno ormai troppo dilagante e preoccupante che impone a tutti noi un esame di coscienza su quello che è stato fatto finora ma soprattutto su ciò che ancora va fatto. I numeri non sono incoraggianti purtroppo e gli obiettivi da raggiungere sono ancora più ardui: ecco perchè la città dello Stretto vuole fare da esempio e con una sinergia tra enti e gruppi di lavoro dà un segnale importante e prezioso con la nascita di un protocollo d’intesa stilato dalla Prefettura e condiviso da Comune, Procure e Tribunali vari, Università, Ospedali del territorio, Ordini professionali e associazioni che si occupano di queste tematiche.
“L’obiettivo è contrastare la violenza sulle donne – ha spiegato in conferenza stampa il prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi (nella foto) – attraverso una condivisione delle iniziative, che già ci sono, ma debbono essere implementate. Bisogna fare rete e cooperare perchè si devono conoscere e integrare le attività previste e costituire una cabina di regia per affrontare uniti la prevenzione e il contrasto a questo tipo di reati”. Il documento scaturisce dalle iniziative organizzate in sede di Conferenza Provinciale Permanente, riunitasi l’8 marzo scorso, giorno della festa delle Donne: una data simbolica intrisa di significato, nel corso del quale è stato avviato il percorso che ha portato alla stesura del protocollo interistituzionale. Un documento utile specialmente per la prevenzione e le misure da porre in essere opportune e urgenti per contrastare questo genere di violenza e i reati comunque similiari contro l’universo rosa. Ad esempio sono previsti dei percorsi “privilegiati” in seno alle Forze dell’Ordine e alla autorità giudiziarie per i procedimenti in cui vengono trattati alcune tipologie criminose come percosse, maltrattamenti, che rappresentano l’allarme per future violenze o additittura femminicidi. Un ennesimo tassello importante e prezioso in una lotta che sembra non avere mai fine.