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Pensioni più rapide per medici e odontoiatri grazie a strumenti come il riscatto, la totalizzazione, il cumulo gratuito ma soprattutto grazie ad un ente come l’ENPAM che si distingue dal panorama italiano essendo una punta d’eccellenza con un patrimonio superiore persino all’INPS e una serie di investimenti azzeccati nel passato, oggi in grado di dare i loro frutti. “Oggi la Fondazione conta 363.670 iscritti (201.354 donne e 162.316 uomini in attività) e la nostra mission si sintetizza nelle parole crescere SANI – ha spiegato il presidente nazionale ENPAM Alberto Oliveti, ospite del convegno al Palacultura – un acronimo che significa sicurezza, solidarietà, sostenibilità; una previdenza e un’assistenza a 365 gradi, perché copre a 360 gradi i medici e i dentisti e per tutto il tempo necessario, quindi 365 giorni l’anno”. L’evento, voluto dal presidente dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri Giacomo Caudo, che ha aperto i lavori insieme con il presidente CAO (Commissione Albo Odontoiatri) Giuseppe Renzo, ha visto una notevole partecipazione di medici pronti a calcolare la propria situazione pensionistica e previdenziale “in diretta” nei desk predisposti all’ingresso.
Fondo delle libera professione, quota B, l’aumento delle aliquote, il modello D, il reddito di genitorialità (maternità, adozione e affidamento), i sussidi per bambino, gravidanza a rischio e interruzione di gravidanza, il contributo volontario, gli aiuti economici tra cui sussidi straordinari, borse di studio, case di riposo, assistenza domiciliare, calamità naturali; e ancora, versamenti aggiuntivi, pensione integrativa, accesso a credito, mutui e prestiti: tutti argomenti trattati da Oliveti nella sua lunga e approfondita relazione, seguita da altri tre interventi più tecnici affidati ai dirigenti dell’ENPAM Adriana La Ricca e Luigi Caccamo e alla responsabile ufficio relazioni col pubblico Laura Battistini.
Il convegno è stato incentrato sulle novità introdotte dal riordino dei testi regolamentari dei Fondi di previdenza, anche in termini di prestazioni assistenziali e per dare le giuste risposte alla classe medica. Oliveti ha sottolineato la grande novità del collegamento tra l’assistenza medica e il ricco e straordinario patrimonio ENPAM (ente nato nel 1937, trasformato in fondazione privata senza scopo di lucro nel 1994); ha toccato alcuni tra i principali problemi della professione medica oggi, dalla “pletora” di un tempo alla penuria odierna che comporta un esodo. “Tra i 28 paesi dell’UE – ha ricordato Oliveti – l’Italia è quella che fornisce più medici alla comunità europea: è giusto che ci siano medici in viaggio all’estero, ma non in fuga”.
Infine la possibilità di far iscrivere all’ente gli studenti dal V anno di medicina con l’obiettivo di cominciare subito ad avere una previdenza con un iter che prevede accreditamento online, pratica, verifica requisiti, iscrizione all’area riservata e scelta del metodo di pagamento. “Sarebbe opportuno introdurre anche nel nostro Paese le lauree abilitanti – ha concluso Oliveti – e non far perdere fino a 10 mesi circa ad ogni laureato in medicina prima di iniziare a lavorare; all’estero studiano un anno in meno e non si ritrovano questo ritardo, ecco perchè è necessario superare il gap e iniziare il proprio percorso professionale e previdenziale il prima possibile”.