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Messina nascosta: la Centauromachia messinese

Messina nascosta: la Centauromachia messinese

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di Marcello Aricò

 

LA CENTAUROMACHIA MESSINESE

 

L’autore di questa opera è un pittore, scultore, giornalista, artista a tutto tondo: Luigi Ghersi, messinese. Dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Firenze , la laurea in legge a Palermo e l’insegnamento del disegno nelle scuole statali di Messina, si dedica pure al giornalismo; famosa è la collaborazione con il giornale Astrolabio per il quale volò fino in Bolivia, nel 1967, in incognito, per raccontare la morte di uno degli uomini più rappresentativi del ventesimo secolo: Ernesto Che Guevara; un lungo reportage – corredato dalle foto eccezionali del cadavere del Comandante. La grande svolta avviene nel 1975, quando decide di abbandonare l’attività giornalistica per dedicarsi interamente alla sua arte. A Roma vive il suo rinascimento artistico e dopo cinquant’anni, ritorna nella sua città natale: “ un luogo che fa fatica a riconoscere e che ha perso la sua identità culturale”. Ha realizzato numerose opere pubbliche in Sicilia tra cui: due grandi tele in tempera vinilica su muro presso il Polo Universitario di Papardo che rappresentano una “La traversata notturna dello stretto – Le sirene” e “La battaglia sullo stretto – Scilla”.

Una tempera vinilica su tela sulla Strage di Portella della Ginestra, a Piana degli Albanesi, Sala del Consiglio Comunale

Una Piattaforma con sculture in bronzo: l’Agorà Palermo, Aeroporto Falcone e Borsellino.

Una tempera vinilica su muro nella Cappella dell’Ospedale di Patti.

Un olio su tela “Fantasia dello Stretto” nel Salone della nave traghetto “Giuseppe Franza”.

Bassorilievo in bronzo dedicato alle vittime del terrorismo al Catania, Centro culturale “Le Ciminiere”.

Un olio su tela “ Il Processo” Omaggio a Boris Giuliano ucciso dalla Mafia di proprietà dell’artista.

Sculture in vetroresina e in ferro e tempera vinilica su muro: Messina, Piazza di Villa Lina. Per una Riqualificazione Urbana in chiave storico-mitica.

Olio su tela “Requiem in morte di Libero Grassi”: Roma, Cassa Nazionale del Notariato.

Una scultura in bronzo e basamento decorato con bassorilievi in bronzo: ”Il Soldato di Maratona – Messina, Stadio “Franco Scoglio” – San Filippo.

E infine un’opera che voglio segnalare e che pochi conoscono: è  “La Centauromachia” Un grande Bassorilievo in bronzo 6m x 1,5m, realizzato per l’ Azienda Ospedaliera Papardo nel 1991-1992. L’opera sita nell’androne del 4° piano, di forte intensità dalla potenza michelangiolesca ricorda la “Battaglia dei Centauri” realizzata in marmo dal Buonarroti nel 1492.

L’opera del Ghersi meriterebbe quanto meno una descrizione ai piedi del bassorilievo e una dignità diversa magari inserendola in un percorso artistico culturale di quella vasta platea di artisti di cui Messina ne è la culla.