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di Massimiliano Cavaleri
“In nove mesi abbiamo rilanciato l’ateneo con una serie di provvedimenti che spaziano dai servizi agli studenti all’incremento degli investimenti per l’internazionalizzazione e il primo risultato è evidente: tra venti giorni chiudono le immatricolazioni e già il numero raggiunto di iscritti è uguale allo scorso anno”: sono le parole del rettore Salvatore Cuzzocrea che, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico nella suggestiva cornice del Museo Regionale di Messina, ha tracciato un primo “bilancio” della nuova governance e i prossimi passi, sottolineando la controtendenza rispetto ad altre realtà che perdono matricole in ogni stagione. “Puntiamo su formazione, didattica e ricerca d’eccellenza; abbiamo avviato proficue collaborazioni con diverse istituzioni a cominciare dalle Procure di Messina, Barcellona Pozzo di Gotto e Patti per il supporto alle attività d’indagine in medicina legale e geologia forense, con la Prefettura e prossimamente con la Questura, per stage e tirocini, con il Comune per il progetto smart City”. E ancora: partnership con università sparse nel mondo, tra cui Stati Uniti, Brasile e Cina; progetti con l’Unione Europea e di mobilità internazionale con paesi extraeuropei; bandi per professori col progetto FABR (450mila euro); la ristrutturazione dell’ex Facoltà di Scienze; l’avvio dei lavori per una palestra a Palazzo Mariani; il recupero, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali dell’ex Biblioteca regionale.
Poi Cuzzocrea si è soffermato sul Policlinico: “E’ stata formulata la nuova proposta di Rete ospedaliera regionale con l’aumento dei posti letto a 1.715 unità (dal coefficiente 15,5 si allinea a quello 17,1 previsto dal decreto Balduzzi); un progetto triennale di sviluppo dell’azienda ospedaliera che sarà collegato alla sanità cittadina e regionale, rispondendo ad esigenze di coordinamento e rafforzamento, con strutture interaziendali, ad esempio Cardioghirurgia, Chirurgia toracica per profili di ricerca e innovazione tecnologica; nuovi corsi di specializzazione di area non medica (genetica medica, farmacologia, odontoiatria)”. Il rettore ha poi ricordato le due richieste indirizzate all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza: “La prima, legata alla litigiosità medico-legale, i chirurghi hanno chiesto il ripristino di un sistema che dia la possibilità alle varie aziende sanitarie di stipulare un contratto di assicurazione con compagnie del settore, per attenuare la pressione psicologica che il contenzioso esercita sui professionisti; nella seconda, nata dalla consapevolezza che quasi il 50% della popolazione isolana è sovrappeso o obesa, si è chiesta la formazione di un tavolo tecnico per una rete Hub and spoke al fine della gestione del problema obesità e l’istituzione di Obesity Unit”.
Naturalmente il massimo coinvolgimento della componente studentesca: “In primis puntiamo agli studenti con il criterio del reddito e del merito – ha ricordato Cuzzocrea – in tal senso abbiamo rifinanziato Casa UniME per l’alloggio gratuito a chi ne ha bisogno; apertura delle bibilioteche fino alle 22; somme per libri, mobilità internazionale e altri servizi; borse di studio e premialità di vario genere; l’istituzione del Ce.R.I.P., un centro di supporto psicologico aperto alla città che può diventare un punto di riferimento anche per le cliniche; l’incremento di risorse da destinare alle sedi distaccate di Priolo e Noto e a quella nuova di Siracusa; il corso in lingua inglese per Medicina e chirurgia”.
Dopo i saluti del direttore del Museo Caterina Di Giacomo e del presidente della CRUI (conferenza rettori università italiane) e rettore dell’Università Federico II di Napoli Gaetano Manfredi, l’intervento del governatore Nello Musumeci: “E’ pronta la legge regionale sul diritto allo studio attesa da anni. Inoltre abbiamo intenzione di aumentare i finanziamenti ai quattro atenei siciliani e incrementare la possibilità per gli studenti di fare tirocini all’interno delle amministrazioni della Regione”. Francesco Bonanno, neo direttore generale UniME, appena insediato, ha parlato di innovazione, modernizzazione e semplificazione come parole chiave che guideranno il suo percorso, unite al senso di responsabilità e al pluralismo; a seguire il saluto del rappresentante del personale tecnico-amministrativo Umberto Trimboli e degli studenti Lavinia Parisi.
Infine l’interessante prolusione sul tema “Dialogo fra Egittologia e Archeometria: dotare di voce gli oggetti antichi”, accompagnata da slide, del direttore del Museo Egizio di Torino Cristian Greco, guest star della Cerimonia: “è necessario riconnettere i musei alla società in cui essi sono inseriti perché il loro patrimonio appartiene al mondo; tornare a fare ricerca al loro interno perché ciò consente di ricostruire la biografia degli oggetti con le loro cicatrici. Messina, in particolare, più di ogni altre città ha un patrimonio che porta le cicatrici al suo interno, come un DNA. Mettendo al centro la cultura materiale, si trovano poi delle forme di narrazione che fanno avvicinare i giovani e tutti i segmenti della popolazione al patrimonio storico dei musei”. E’ stato particolarmente apprezzato dalla platea, in cui erano presenti le autorità locali e il mondo accademico, oltre ai rettori degli atenei siciliani e prestigiosi ospiti provenienti da altre città.