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a cura di Giuseeppe Ruggeri
“I fratelli musulmani e la conquista dell’Occidente” (Armando Curcio Editore, 2018) il titolo dell’ultimo saggio della nota giornalista e scrittrice Souad Sbai, in questi giorni a Messina quale ospite d’onore di un convegno sull’interculturalità. Nel testo, viene analizzato il complesso fenomeno dello jihadismo partendo dal ritrovamento, nel 2001, di un documento segreto che spiega i metodi e i motivi della progressiva infiltrazione dell’Isis nei gangli delle istituzioni occidentali.
Souad Sbai traccia la geografia attuale dell’estremismo musulmano, con i nuovi califfi sparsi in tutto il mondo, il passaggio a Oriente, il rinnovato ruolo dell’Egitto nello scontro globale tra sunniti e sciiti. In particolare, vengono visti come ultima frontiera degli jihadisti gli Stati Uniti dove, con piglio scientifico, l’estremismo starebbe gradualmente soppiantando culture e tradizioni secolari legate al cristianesimo.
Di origine marocchina ma cittadina italiana dal 1981, Souad Sbai è opinionista di testate giornalistiche nazionali (Libero, Il Sussidiario, La Nuova Bussola Quotidiana, l’Opinione, il Tempo, Avvenire, L’Occidentale). Si occupa principalmente della condizione delle donne musulmane nel contesto dell’immigrazione in Italia, e ha denunciato nel tempo casi di soprusi ai loro danni, come l’infibulazione.
E’ stato deputato nazionale e componente di varie commissioni parlamentari (Commissione Affari Costituzionali della Presidenza del Consiglio, Commissione Bilancio e Programmazione, Osservatorio della Camera dei Deputati sui Fenomeni di Xenofobia e Razzismo).
Dal 1997 è presidente dell’Associazione Donne Marocchine in Italia e nel 2005 è stata chiamata a far parte della Consulta per l’Islam italiano, istituita presso il Ministero dell’Interno, per il contrasto al fanatismo e l’estremismo jihadista.