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di Marcello Aricò
La Madonna del Latte
L’indubbio merito delle passate “Notti della Cultura“ proposte dall’amministrazione del tempo è stato da un lato quello di portare il grosso pubblico a vivere in maniera più partecipata la vita culturale di Messina e dall’altra di scoprire tesori che viceversa sarebbero stati solo usufruiti dai pochi addetti ai lavori. In quella occasione, visitando il Monastero dello Spirito Santo, ho scoperto un notevole patrimonio storico-artistico con testimonianze che risalgono al XIII secolo; un antico monastero dalla complessa struttura architettonica con annesse delle stanze dall’altissimo valore religioso, dove Padre “Francia” che aveva contribuito ai restauri della chiesa e del monastero dopo il terremoto del 1908, sofferente, visse gli ultimi periodi della sua vita. Dal chiostro medievale alle “camerelle” è tutto un susseguirsi di spunti che ripercorrono la storia cittadina fino ad ammirare uno splendido dipinto su tavola della Madonna del Latte o dei Miracoli, opera – di chiara scuola antonelliana – che mostra la Vergine che tiene il Bambino sulle ginocchia in un gesto teso verso l’allattamento, attribuita inizialmente ad Antonio Giuffrè ma secondo la storica Teresa Pugliatti sarebbe riferibile a Giovannello da Itala.