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Gli uomini e le cose che hanno cambiato la medicina:
A CURA DI GIOVANNI PULITANÒ
“L’insulina”
Il pancreas secerne due ormoni: il glucagone che innalza il contenuto zuccherino del sangue, l’insulina che, al
contrario, l’abbassa. Se le cellule beta trascurano, per un motivo qualsiasi il loro lavoro, il contenuto normale di zucchero aumenta in maniera spropositata dando vita ad una patologia molto diffusa nel mondo chiamata diabete mellito (dal greco: passa attraverso) per l’aumentata eliminazione renale dello zucchero.
Già i vecchi medici conoscevano questa drammatica malattia, allora, che portava spesso ad un tragico decorso con l’inarrestabile consunzione che quando raggiunge un certo limite porta al coma ed alla morte.
Forse tutti sanno la scoperta dell’insulina è da attribuirsi ai due premi Nobel Frederick Grant Bating e John James Macleod ma pochi sanno che il primo e vero scopritore dell’Insulina fu Nicole Costantin Paulescu, fisiologo di Bucarest il quale, primo al mondo, pubblica i suoi lavori sui suoi esperimenti nel 1919, non pubblicati prima per mancanza di soldi e fondi, sul modo di curare il diabete con la sua pancreatina nome dato all’Insulina con un brevetto datato 1922.
Due medici di Strasburgo Oskar Minkowky e Josef von Mering toglievano il pancreas ai cani, pensando che potessero vivere senza questo organo, invece assistevano a grave forma di diabete con la morte delle bestie.
Era palese la parte sostenuta dal pancreas nel determinismo della malattia; era iniziato un grande cammino nella conoscenza scientifica.
Nel 1921 iniziarono gli studi di due uomini Grant Banting di 31 anni e il suo aiuto Charles Best di dieci anni più giovane di lui che, avendo letto la pubblicazione della coppia di medici di Strasburgo, concepirono l’idea di ottenere direttamente dal pancreas un rimedio contro il diabete.
All’inizio i due legarono il condotto escretore del pancreas ai cani di esperimento, in un piccolo laboratorio di Toronto in Canada. Dai tessuti atrofizzati delle isole di Langherans ottennero una certa quantità di estratti alcolici che somministravano ad una serie di cani, ai quali avevano asportato tutto il pancreas, con il risultato sorprendente che quasi tutti gli animali trattati mostravano notevole miglioramento svegliandosi dalla loro profonda apatia rimettendosi di nuovo sulle zampe e perfino di camminare.
I due ricercatori a volte eccedevano nelle dosi inoculate degli estratti della sostanza da loro chiamata Isletina e qualche cane moriva per coma ipoglicemico. Gli estratti pancreatici erano prelevati dalle ghiandole di embrioni di vitelli e di buoi, in quanto era necessaria una grande quantità.
Sicuri del successo, a meno di un anno di distanza dagli esperimenti, arriva il momento nel 1922, di verificare sull’uomo l’azione ipoglicemizzante. A quel tempo nel policlinico di Toronto era ricoverato un ragazzo di 13 anni che soffriva da qualche anno di diabete giovanile grave . Nei suoi occhi si scorgeva la morte, sottoposto solo ad una rigorosa dieta, che accelerava la perdita di forza del piccolo infermo. Furono chiamati Best e Banting che vicendevolmente si iniettarono l’increto per verificare eventuali effetti negativi.
Poi in ospedale furono praticate le prime iniezioni al paziente che incominciò ad avere miracolosi miglioramenti tanto che il ragazzo smunto, macilento venne sottratto alla morte con il superamento della prova. Era nata la terapia insulinica insostituibile nella malattia diabetica.
Il Nobel per la scoperta dell’insulina dato nel 1923 a Banting e Macleod suscitò rivalità , rivendicazioni
e contestazioni da parte di Paulescu che asseriva che il premio era stato conferito a “persone che non lo meritano affatto” in quanto i suoi studi erano stati fatti in precedenza.