La testata digitale dell'OMCeO Messina
 
Arbitrato e blockchain: così fermeremo le denunce ai medici

Arbitrato e blockchain: così fermeremo le denunce ai medici

Views: 544

Sono oltre 300mila, stando ai dati della della Commissione Parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari, le cause giacenti nei tribunali contro medici e strutture sanitarie (sia private che pubbliche). È uno dei dati presentati in occasione dell’evento ‘Responsabilità professionale e arbitrato della salute’, organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano in collaborazione con Consulcesi. Ogni anno prendono il via 35mila nuove azioni legali, anche se il 95% dei procedimenti penali per lesioni personali colpose si conclude poi con un proscioglimento. La chirurgia è il settore che riceve il maggior numero di denunce (45,1% dei casi), seguono l’area materno-infantile (13,8%), quella medica (12,1%). La maggior parte delle denunce parte dal sud Italia (44,5%), al nord sono poco oltre il 32% mentre nel centro Italia si fermano al 23,2%.

Per questo motivo Consulcesi ha lanciato l’idea dell’arbitrato della salute, una proposta raccolta da Pierpaolo Sileri del M5S, presidente della Commissione Sanità al Senato: “La nostra intenzione è di cercare una soluzione attraverso un disegno di legge, di mia iniziativa, che mira a creare una camera di arbitrato che tenderà a migliorare il rapporto tra medico e paziente”, ha detto intervenendo in videoconferenza all’incontro. “Un progetto che – ha aggiunto Francesco Del Rio, avvocato di Consulcesi – ha lo scopo di istituire un organismo di diritto pubblico all’interno del quale tutti i soggetti, direttamente ed indirettamente coinvolti da un caso di presunta responsabilità medica, sono nelle migliori condizioni per poter collaborare, con l’ausilio necessario delle migliori professionalità del mondo giudiziario, legale, medico-legale, assicurativo e psicologico, di una soluzione conciliativa davvero condivisa”.

Una “importante proposta che potrebbe raffreddare i contenziosi- ha detto Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano -. Inoltre, si potrebbe ulteriormente stimolare il rapporto con il paziente anche attraverso la certificabilità della sua soddisfazione con strumenti moderni come la tecnologia Blockchain”. E proprio in questo senso la tecnologia Blockchain è al centro del progetto sviluppato sempre da Consulcesi Tech: uno strumento innovativo per raccogliere in tempo reale le opinioni di pazienti sulle cure ricevute come puntualità del servizio, efficacia della comunicazione, qualità̀ delle cure e professionalità del personale che saranno censiti in un database condiviso da tutte le strutture per garantire analisi confrontabili nel pieno rispetto della privacy e validati dalla blockchain. Altro strumento che consente al medico di ‘proteggersi’ dal rischio contenzioso è ovviamente la formazione: “Il medico formato e costantemente aggiornato – ha aggiunto Del Rio – sa fornire la migliore prestazione possibile al paziente e, nel contempo, sa meglio tutelare sé stesso di fronte a qualsiasi censura di responsabilità professionale”.

Per approfondimenti consultare il seguente link con l’articolo pubblicato da Messina Medica 2.0