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a cura di Giuseppe Ruggeri
Restano stazionarie le condizioni della bambina di dieci anni ricoverata presso il reparto di terapia intensiva pediatrica al Polo Confortini dell’ospedale di Verona per aver contratto il tetano. Mentre giocava, è caduta procurandosi una sbucciatura al ginocchio che ha rappresentato la via d’accesso dell’agente infettante. Attualmente le è stata praticata terapia con immunoglobuline per arginare il diffondersi dell’infezione.
L’episodio fa riflettere, dal momento che la piccola non risulta essere stata mai vaccinata per espressa volontà dei genitori, malgrado l’attuale calendario preveda l’antitetanica come vaccinazione obbligatoria.
Secondo il virologo Roberto Burioni – intervistato sul caso dal quotidiano “La Repubblica” – “molti genitori non vaccinano i loro figli che poi, sfortunatamente, si ammalano gravemente, come in questo caso. Chi risarcirà questa bambina delle terribili sofferenze che le sono state inflitte dai genitori che non l’hanno vaccinata? Chi risarcirà lo Stato delle spese sanitarie che si dovranno sostenere? E se quel posto in rianimazione servisse per un altro bambino? Chi non vaccina i propri figli è un incivile egoista. Per seguire la sua ignoranza e la sua superstizione danneggia i suoi figli e la società”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità elenca l’esitazione verso i vaccini come una delle prime dieci minacce alla salute globale. Nonostante questo e nonostante il fatto che gli esperti avvertano che la diffidenza verso le vaccinazioni può significare un passo indietro nella lotta contro le malattie infettive mortali prevenibili, un’analisi di Wellcome Trust riportata dalla BBC (che include le risposte di oltre 140 mila persone in più di 140 paesi) suggerisce che la fiducia è bassa in alcune nazioni, anche europee. Italia e Francia, ad esempio, si collocano al di sotto della media globale dell’indagine.
GIUSEPPE RUGGERI