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a cura di Giuseppe Ruggeri
Presentato di recente presso la Feltrinelli Point di Messina il saggio breve: “Il Castel Gonzaga di Messina”, autore Gianluigi Smilare, giovane architetto appassionato di storia locale.
Nel testo, si percorre anzitutto la biografia delle personalità che ebbero un ruolo importante nella realizzazione della maestosa struttura che, con i suoi robusti contrafforti, domina la valle del Camaro. Tra questi l’imperatore Carlo V – che ne decretò la costruzione – il viceré Gonzaga, l’architetto Ferramolino, l’abate Maurolico e lo scultore Montorsoli, allievo della scuola toscana di Michelangelo Buonarroti.
Si passa poi alla descrizione della struttura. Castel Gonzaga, dalla pianta a stella irregolare, ha la forma di un uccello in volo con le ali spiegate e consta di un piano terra, un primo e un secondo piano. La sua costruzione, iniziata nel 1540, terminò nel 1547. Il sarcofago del suo primo prefetto, Don Diego Sosa, si trova attualmente nel deposito del Museo Regionale dopo essere stato prelevato dalla Cappella del Castello nel 1892.
Un volume smilzo ma completo e puntuale nei contenuti, pubblicato grazie all’impegno dell’Associazione onlus “Gonzaga” che dal 2015 ha in gestione il Castello. Nel 2016, durante una delle molte aperture estive, si sono contati quasi mille visitatori. Nel 2017 e nel 2018, la prima e la seconda edizione delle “Vie dei Tesori” hanno registrato un notevole successo di pubblico. L’attività dell’Associazione si avvale del supporto dei ragazzi dell’alternanza scuola-lavoro. Tra le ultime scoperte, nel dicembre 2018, il rinvenimento nel Castello di ossa di cui si sta studiando la possibile origine umana.