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I pensionamenti dovuti a Quota 100 a maggio 2019 sono stati secondo la survey 5.325, di cui 682 medici, 1.009 infermieri, 352 operatori socio sanitari, 1.070 amministrativi, 2.212 altri, soprattutto tecnici. A questi si aggiungono i pensionamenti dovuti a Opzione donna. Fiaso ha proposto la necessità di aggiornamento del percorso di specializzazione, consentendo anche alle aziende sanitarie di stipulare direttamente ulteriori contratti rispetto a quelli banditi annualmente dalle Università e la stipula di incarichi libero-professionali per il periodo strettamente necessario, ricorrendo a medici in quiescenza o abilitati alla professione anche se non ancora specializzati.
“Lo studio Fiaso – commenta Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini degli infermieri (FNOPI) – conferma una realtà già da tempo ben conosciuta da chi lavora e da chi gestisce i servizi, l’assoluta importanza del lavoro dei professionisti perché il sistema funzioni e l’altrettanto assoluta necessità di interventi che rompano la routine ormai consolidata di allineamento verso il basso senza riconoscimenti di competenze, specializzazioni e meritocrazia”.