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di Giuseppe Ruggeri
In quiescenza da qualche anno dal ruolo di primario del Servizio di Anatomia Patologica dell’Azienda Ospedaliera “Papardo”, la collega Grazia Calarco ha deciso di aggregarsi a una missione di carità che si prefigge di assistere le ragazzine vittime di violenza ospitate presso la Missione Salesiana di Cotonou – Benin (Africa Occidentale) e aiutare i piccoli ospedali della zona fornendo medicinali e quant’altro necessario.
A partire per quella destinazione saranno inoltre avvocati e docenti che, a proprie spese, raggiungeranno Cotonou dove presteranno la propria opera per i mesi di settembre e ottobre, nella convinzione che l’istruzione rappresenta lo strumento necessario per il riscatto dalla povertà e dagli abusi subiti dalle ragazzine e dalle donne in generale. I medici, invece, si recheranno presso il piccolo ospedale camilliano di Zinvie, nei pressi di Cotonou, dove Grazia Calarco opererà per aiutare il neofondato laboratorio di anatomia patologica dell’ospedale dove viene svolta anche attività di chirurgia oncologica.
A riguardo, la dott.ssa Calarco ha dichiarato: “Per me è un’esperienza nuova; ma parto con entusiasmo e soprattutto con molta umiltà, convinta come sono che una goccia è pur sempre parte di un mare.”
La professionista si è infine impegnata, quando farà ritorno e con il sostegno di Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato, associazione di cui fa parte, di porre in essere tutta una serie d’iniziative per tentare di fornire a quelle sfortunate popolazioni ogni possibile aiuto umanitario.
Un plauso a Grazia Calarco per la sua coraggiosa decisione che pone in evidenza come il volontariato rappresenti per la categoria medica un fiore all’occhiello il quale, per importanza e significatività, si eleva ben al di sopra dei più evoluti progressi scientifici e tecnologici in campo biomedico.