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di Antonino Arcoraci
Come ogni anno e da 12 anni, Il 6 ottobre nell’Auditorium del Palacultura Antonello, i nonni vengono festeggiati con una manifestazione socio-ricreativa che vede protagonisti sia i nonni che i nipoti, secondo quanto voluto dalla normativa nazionale e dalla delibera di Giunta che ha istituzionalizzato la giornata stessa, la prima domenica di ottobre.
Voluta da 18 Associazioni cittadine, ricorda “un nonno speciale”, quest’anno Emanuele Mazzaglia, e crea un momento di incontro gioioso sul tema dell’anno: I nonni le nostre radici.
Ha anche un’ospite d’onore: Samantha Accetto, talento emergente che ha cantato l’anno scorso e che è poi arrivata a Voci nuove a S. Remo.
Dopo i saluti di dovere, il programma si ispira alle radici, i nonni “radici” collegamento vivente e, come ha scritto Frate Indovino nel 2018, ponte tra le generazioni…che raccolgono in un unico arco di esistenza, la vita di tre e, sempre più spesso oggi, anche di quattro generazioni.
E’ vero! Nessuno come i nonni, sa regalare ai bambini il senso delle radici, del passato, dello scorrere del tempo e delle generazioni. Nessuno come loro sa far sentire ai più piccoli il valore del ricordo, raccontando dei bambini che sono stati loro, tanto tempo fa…
“Radici” come storia, che nascono con il Mito e si documentano con le epoche, a mano a mano che trascorre il tempo.
Lo spettacolo diretto dal Maestro Prof. Giuseppe Gravina e condotto da Totò Pugliese e Rosanna Trovato Morabito si articola in quattro quadri anticipati dalla considerazione della Dirigente scolastica Pucci Prestipino: il Mito con Mata e Grifone incarnati dalla coppia Giovanni e Maria Oteri, recitato in vernacolo da Antonio Cattino e contestualizzato tra fantasia e realtà, da Franz
Riccobono; il Medioevo e il Rinascimento raccontati e interpretati da Elvira Bordonaro, e vivacizzati dai “Nipoti” sul palco; l’Ottocento inquadrato nel mondo del “Gattopardo, rappresentato dall’attrice Carmen Panarello e rivissuto con il valzer ballato dai nonni e dai nipoti Leo; gli anni ’50 con Grease introdotto da Cettina Parafioriti Inferrera e simulato con ballo e musiche, dal Gruppo Vittorini Music team.
Il concorso letterario abbinato alla Giornata, ne rafforza il significato. I nonni raccontano in prosa o in poesia, momenti di tenerezza vissuti o solamente immaginati, in cui si sentono coinvolti o accumunati nei sentimenti che li legano ai loro nipoti.
Al vincitore o vincitrice, Rosellina Zamplera Crisafulli presidente AMMI Messina, consegnerà una targa ricordo a nome di tutte le Associazioni partecipanti. L’elaborato sarà pubblicato sulla rivista nazionale Azione Sanitaria della FEDERSpeV, su Noi Magazine della Gazzetta del Sud e su Messina Medica on line.
Papa Francesco, nel settembre del 2014 ha detto: Ai nonni, che hanno ricevuto la benedizione di vedere i figli dei figli (Sal.128,6), è affidato un compito grande: trasmettere l’esperienza della vita, la storia di una famiglia, di una comunità, di un popolo; condividere con semplicità una saggezza e la stessa fede: l’eredità più preziosa! Beate quelle famiglie che hanno i nonni vicini! Il nonno è padre due volte e la nonna è madre due volte”.
Per i dettagli scaricare la brochure XII G. Messinese del Nonno