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DI MARCELLO ARICÒ
L’arredo urbano è in qualche misura il segno del grado di civiltà di una comunità che ha bisogno di ritrovare spazi a lui confacenti, per vivere la città a misura di cittadino che si trova e si riconosce nelle forme, nei profili, nelle tracce del passato e nei voli pindarici di estrosi artisti. Anche nella nostra città qualche iniziativa si realizza con un progetto che partito dal 2014 prende forma nella primavera di quest’anno con l’allestimento di installazioni moderne nella Rampa del Sole che collega piazza Basicò al Santuario di Montalto, luogo pieno di pathos e di storia. Le installazioni sono state realizzate da Carmelo Pugliatti ed Enzo Togo che hanno creato le sculture in vetro resina raffiguranti le figure mitologiche dei mostri marini denominate Sirenidi, presenti nella fontana Falconieri di piazza Basicò, realizzata in onore della Madonna della Lettera e commissionata all’architetto Carlo Falconieri su incarico del Senato messinese nel 1842 per essere posizionata nell’attuale piazza Juvara. Ognuna delle nove opere – una è stata lasciata bianca – misura 2 metri di lunghezza, ed è alta 1.60 m di altezza per un metro di larghezza Le Sirenidi sono state decorate da artisti messinesi, Paolo Bossa, Simone Caliò, Antonello Bonanno Conti autore di due opere, Filippo De Mariano, Concetta De Pasquale, Carmelo Pugliatti ed Enzo Togo. Parlando con Paolo Bossa, artista dei metalli, con aria trasognata mi spiega il progetto che prevede di portare ad una lettura moderna un segno che appartenesse alla storia e alla cultura che si proiettasse dentro un racconto contemporaneo. Queste opere erano ferme dal 2014 per mancanza di un luogo dove poterle collocare, poi con una sinergia tra gli uffici comunali e Città metropolitana hanno trovato una ideale collocazione, nuovo piccolo tassello, utile al progetto di un rilancio turistico di Messina.