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Il Ministero della Salute ha comunicato che per quanto riguarda il morbillo nel 2019 non si è raggiunta la quota del 95% di vaccinati (che assicura l’immunità di gregge e la non circolazione della malattia). La malattia continua ad avanzare e ad essere temute sono le sue complicanze. I dati aggiornati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) racconta come i casi di morbillo siano triplicati rispetto al medesimo periodo del 2018, provocando un vero e proprio allarme globale – anche per chi viaggia e si reca in determinati paesi, il rischio contagio può essere molto alto.
Il report del Dipartimento Malattie Infettive dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) ha fornito i dati concernenti il morbillo in Italia nel 2019:
- 1334 nuovi casi nel periodo gennaio-giugno 2019 di cui 214 nel mese di giugno – 142 casi hanno riguardato bambini sotto i 5 anni, mentre 51 sotto i 12 mesi
- L’età media di coloro che hanno contratto il morbillo è di 30 anni e nell’87% dei casi si trattava di persone mai vaccinate
- Il 44,4% di casi segnalati di morbillo ha subito un ricovero in ospedale, il 26,2% ha avuto la necessità di ricorrere a un Pronto Soccorso
- Si segnala un solo caso di decesso per complicanze connesse alla malattia
- Il 31,1% dei casi ha subito una complicanza più o meno grave: 170 casi di diarrea, 155 casi di epatite, 112 casi cheratocongiuntivite, 103 casi di stomatite, 59 casi di insufficienza respiratoria, 33 di laringotracheobronchite, 31 casi di otite, 35 casi di trombocitopenia – il 5% dei contagiati ha dovuto affrontare una polmonite, si segnalano infine due casi di encefalite di cui uno in una persona adulta e un secondo in un bambino al di sotto di 12 mesi.
Ecco, allora, i dati per quanto concerne la diffusione del morbillo nel mondo nel 2019– il report proviene dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità):
- 808 casi nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 luglio 2019 – si tratta di un dato triplicato rispetto a quanto segnalato nel 2018 (129.239) e delle statistiche peggiori dal 2006; in più, occorre sottolineare come probabilmente soltanto 1 caso su 10 viene realmente segnalato, in quanto ci sono moltissime aree di molti paesi che non hanno strutture adeguate per la rilevazione
- I paesi che hanno registrato il numero maggiore di casi di morbillo nel 2019sono Madagascar, Repubblica Democratica del Congo e Ucraina – per coloro che dovessero recarsi in questi paesi per lavoro o per viaggio di piacere è consigliata la vaccinazione preventiva (almeno 15 giorni prima): il Madagascar, comunque, sta cercando di fronteggiare l’epidemia (127.500 casi solo in questo paese) con una campagna straordinaria di vaccinazioni
- L’Africa ha registrato un incremento rispetto al 2018 del 900%, mentre i paesi del Pacifico Occidentale del 230%; negli USA i casi sono 1164 in 7 mesi contro i 372 dell’intero 2018 (si tratta del numero più elevato da 25 anni a questa parte); in Europa i casi sono circa 90.000 contro gli 84.462 dell’anno scorso
- Gravi focolai di morbillo si trovano in questi paesi: Angola, Ciad, Camerun, Kazakistan, Filippine, Nigeria, Sudan del Sud, Sudan e Thailandia.