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Tante criticità ma anche passione e solidarietà sono emersi dell’evento pubblico: “Cancelliamo la disabilità – Favoriamo l’inclusione”, promosso e organizzato dal Lions Club Messina Ionio e svoltosi nei locali del Santuario Madonna di Lourdes nel pomeriggio del 27 settembre u.s. L’incontro ha registrato la presenza di numerose associazioni di volontariato, dedite da tempo alla rieducazione e all’inserimento lavorativo dei disabili psichici, le quali hanno portato la loro testimonianza di vita e d’intenti dinanzi a un uditorio attento e interessato. Esperienze toccanti e costruttive, che hanno posto in evidenza come anche soggetti con autismo o con sindrome di Down possano essere utilmente impiegati in attività manuali (cucina, giardinaggio) o anche in attività teatrali e musicali, peraltro con accertato effetto terapeutico.
L’utilizzo delle residue capacità lavorative, sancito dalla legge 68/1999 attraverso la specifica valutazione di apposite commissioni mediche, viene oggi tuttavia inficiato dalla mancata presenza, in seno alle predette commissioni, di un esperto tecnico qualificato a individuare i supporti tecnologici in grado di rendere possibile al disabile l’esecuzione di determinate mansioni.
Ma la criticità più significativa è rappresentata dalla carenza, nel territorio provinciale, di strutture di accoglienza che possano utilmente intrattenere il soggetto disabile, costituendo in tal modo anche un valido sostegno per la famiglia d’appartenenza. Tre soltanto i centri diurni accreditati (a Barcellona P.G., Nizza di Sicilia e Naso) i quali, nel loro complesso, riescono ad ospitare una sessantina di soggetti autistici a fronte di circa cinquecento autistici insistenti a Messina. A rendere ulteriormente problematica la corretta gestione di tali soggetti, il limite d’età (35 anni) fissato dalle linee guida regionali ai fini della presa in carico da parte del Sistema Sanitario Nazionale.
Un’occasione in più, insomma, per tenere puntati i riflettori su una dimensione apparentemente “altra”, ma in realtà da leggere attraverso la più ampia prospettiva della solidarietà sociale, tenendo anche conto che alcune diversità possono anche considerarsi aspetti peculiari della complessità delle condizioni umane, e come tali complementari al resto degli altri.
Il convegno, condotto dal cerimoniere Dott. Maurizio Provenzano, ha previsto i saluti e una breve prolusione del presidente del Lions Club Messina Ionio Dott.ssa Francesca Scilio, la quale ha premiato alcuni soggetti disabili per particolari meriti conseguiti nel lungo iter del processo educativo-riabilitativo. Ha quindi avuto luogo una tavola rotonda, coordinata dal Dott. Giuseppe Ruggeri, medico e giornalista e socio del Club, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle Associazioni : “Volerevolare”, “Iosuono”, “Campus Concettina”, “Progetto dopo di noi”, Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, “Vivere insieme”, “Associazione Temporanea tra Onlus Autismo”.
Una targa speciale è stata assegnata alla Dott.ssa Giovanna Manetto, responsabile della compagnia teatrale “Volerevolare”, che da anni opera brillantemente nel settore della teatroterapia con un “cast” di attori che comprende soggetti disabili e normodotati.
Le conclusioni sono state tratte dal Dott. Francesco Freni Terranova, past governatore del Distretto 108Y del LCIF.