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di Massimiliano Cavaleri
coinvolgimento di due testimonial: Aldo Montano, medaglia d’oro nella sciabola ai Giochi Olimpici di Atene 2004 presente alla conferenza stampa palermitana, ed Elisa Di Francisca, due ori nel fioretto alle Olimpiadi di Londra 2012 e argento alle Olimpiadi di Rio 2016, che ha mandato un videomessaggio. Inaugurata in piazza Verdi l’installazione itinerante “I Duellanti” per veicolare fino al 17 ottobre ai cittadini il messaggio chiave, sintetizzato nell’hashtag ufficiale #iotisfido. “Il Mieloma Multiplo è molto aggressivo, ha un impatto importante sulla qualità di vita ed è ancora poco conosciuto, spesso diagnosticato non tempestivamente per il carattere aspecifico dei suoi sintomi – ricorda Sergio Amadori, presidente nazionale AIL – è importante dare ai pazienti un messaggio di speranza ed essere al loro fianco per incoraggiarli. E’ il secondo tumore del sangue per diffusione dopo i linfomi non-Hodgkin; colpisce prevalentemente le persone anziane – l’età mediana alla diagnosi è 70 anni – ed è caratterizzato dall’alternanza tra periodi di remissione, ottenuti grazie all’efficacia delle attuali terapie, e comparsa di recidive che hanno un impatto pesante sia sul piano fisico che su quello psicologico.
In Italia si registrano ogni anno circa 6.000 nuovi casi, in Sicilia 350 e almeno 4.000 coloro che convivono con questa malattia onco-ematologica, che colpisce in prevalenza dopo i 70 anni di età. È incoraggiante però l’aumento della sopravvivenza dovuto a diagnosi più precoci e opzioni terapeutiche. L’iter che porta all’accertamento della patologia resta ancora piuttosto complesso, vista anche l’eterogeneità dei pazienti, e si avvale di esame clinico, analisi ematochimiche, citogenetiche sulle plasmacellule e indagini strumentali, volte
ad individuare la presenza della componente monoclonale e un eventuale danno d’organo, piuttosto frequente. “La sopravvivenza è passata da 2 a quasi 10 anni – sottolinea Sergio Siragusa, direttore Ematologia con Trapianto del Policlinico Giaccone di Palermo e vicepresidente Società Italiana di Ematologia – perchè abbiamo finalmente a disposizione farmaci che agiscono in maniera selettiva sulla cellula mielomatosa e sull’ambiente che ne controlla lo sviluppo (microambiente midollare); e poi riusciamo a controllare meglio anche le complicanze del mieloma”.
Infine secondo Francesco Di Raimondo, direttore UOC Divisione Clinicizzata di Ematologia del Vittorio Emanuele di Catania: “Le speranze sono legate soprattutto ai nuovi anticorpi monoclonali, che saranno presto disponibili in prima linea, agli anticorpi bi-specifici e poi naturalmente alle CAR-T, che apriranno opportunità di cura prima impensabili”.
Oggi i pazienti con Mieloma Multiplo sono sempre meno soli nel loro percorso di cura grazie al lavoro di medici, infermieri e ricercatori, ai caregiver, alle campagne di sensibilizzazione e anche grazie all’impegno di Associazioni che offrono supporto, come l’AIL, molto attiva con la sezione di Palermo, e La Lampada di Aladino.
“Ogni giorno scendiamo in campo al fianco dei pazienti in questa sfida contro il Mieloma Multiplo – spiega Giuseppe Toro, presidente AIL Palermo-Trapani – sostenendoli con l’accoglienza delle famiglie nelle Case AIL, con il trasporto da e verso i Centri di ematologia, con l’assistenza domiciliare e lavorando insieme ai Centri di ematologia per un migliore supporto e orientamento ai pazienti e ai loro familiari”.