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Un recente studio (PLOS Biology, August 12, 2019*) condotto in collaborazione tra diversi centri di ricerca statunitensi, tra cui la università di Stanford (USA) e la Research Intelligence olandese, ha dato i voti ai ricercatori di tutto il mondo suddivisi in 22 settori e 176 sottosettori, dall’Agricoltura alla Fisica, dalla Statistica all’Ingegneria, dalla Biologia alla Medicina e tanti altri. Gli autori dello studio hanno preso in considerazione una serie di parametri tra cui il numero e la qualità delle citazioni, le autocitazioni, la posizione tra i co-autori di un articolo scientifico. Dalla più diffuse banche dati (tra cui Scopus e Google Scolar), sono stati analizzati gli articoli scientifici di milioni di ricercatori di tutto il mondo classificati per la produzione scientifica degli ultimi 20 anni e dell’anno 2017. Da questa analisi emerge come sono tantissimi i ricercatori italiani che occupano posizioni di prestigio nella classifica dei ‘Top-Scientists’ e tra questi i ricercatori di medicina.
Insomma, la tradizione della ricerca gastroenterologica in Italia continua a livelli d’eccellenza ed il riconoscimento che viene dal recente studio di Plos-Biology ne é una ulteriore conferma. Essendo le malattie gastroenterologiche ad alto impatto socio-sanitario e ad elevata complessità, l’auspicio é che le istituzioni possano dare il giusto sostegno e riconoscimento ad un settore in continua espansione.