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La manna è una preziosa linfa che stilla dagli alberi di frassino, essa viene estratta tra luglio e settembre circa attraverso una incisione sulla corteccia con uno strumento tagliente detto mannaruòlu. La manna fuoriesce come una sostanza azzurrina resinosa che viene raschiata la rasula insieme a quella infiltratasi nei solchi della corteccia e, con una grande foglia di ficodindia (detta pala), si completa la raccolta di quella colata a terra. L’esposizione al sole la fa rapprendere e solidificare in colate biancastre che ricordano le stalattiti.
La manna presente nelle stalattiti, detta a cannolo, che scivola a stalattite è la più pregiata, in quanto non entra in contatto con la corteccia, di questa la più pura viene chiamata eletta ed è questa che è riconosciuta come presidio slow food. Questo allo scopo di ottimizzare le tecniche della raccolta, salvaguardare il prodotto da possibili contraffazioni, incrementarne la produzione e la qualità.
L’unicità del presidio è che essa viene prodotta solo in Sicilia, tra le Madonie di Castelbuono e Pollina in provincia di Palermo. Questo è quello che resta di migliaia gli ettari di frassineti coltivati a tale scopo in tutta la Sicilia nord occidentale. Di questo rimane oggi un patrimonio forestale ridotto a 250 ettari. La caratteristica di questi terreni è che si tratta di terreni scoscesi difficili da coltivare per l’impossibilità di meccanizzazione delle procedure agricole. che non si sono mai prestati a colture meccanizzate e redditizie.
Oggi gli ’ntaccaluòri, i raccoglitori di manna, frassinicoltori sono ancora molti, ma soprattutto anziani. Solo per due di loro la manna è la principale fonte di reddito. Ma la coltivazione del frassino da manna è stata l’attività prevalente delle famiglie madonite fino al secondo dopoguerra.
Negli anni Cinquanta migliaia di quintali erano esportati oppure lavorati dalle fabbriche di mannite italiane. In quegli anni la raccolta pro capite era di circa 300 chili annui contro i 90 attuali. Pochi, ma pagati molto bene: nel 1965 un chilo di manna costava 1500 lire, oggi, invece, il guadagno dei coltivatori è minimo e le previsioni sul futuro di questa coltivazione sono fosche. Dunque, è una coltivazione da preservare, sia per la valenza ambientale, visto che rappresenta una barriera contro il degrado di questo territorio, sia storica (i frassineti possono di fatto essere considerati una sorta di museo all’aperto) e sia per l’economia delle Madonie, visto che può creare lavoro e occupazioni, quindi possibilità di restare.
Leggere e spugnose, quasi insapori, le stalattiti di manna sono da secoli un dolcificante naturale a bassissimo contenuto di glucosio e fruttosio con proprietà depurative e leggermente lassative.
Oggi la maggior parte della manna è destinata alla trasformazione: se ne estrae mannite che, confezionata in pani, è utilizzata dall’industria cosmetica per creme, shampoo, bagnoschiuma oppure da quella farmaceutica per la produzione di lassativi, diuretici, dolcificanti inoltre essa è un potente cicatrizzante. La manna pura, definita di varietà cannolo, la più pregiata, è commercializzata nelle erboristerie come depurativo e lassativo. Ma questo antichissimo prodotto è un dolcificante naturale a bassissimo contenuto di glucosio e fruttosio, particolarmente indicato per le persone a dieta e può essere un buon dolcificante per la pasticceria: utilizzato in torte, biscotti, budini e moltissime altre specialità dolciarie (come nella realizzazione di un originale panettone).
Le proprietà della manna
Tutta questa versatilità della manna la deve al suo essere ricca di oligoelementi, che la rendono un’ottima sostanza detossinante, soprattutto per la depurazione del fegato e dell’epidermide. La manna ha anche una funzione lassativa e regolarizzante per l’intestino, che le permettono, grazie proprio alla rigenerazione della flora batterica, di rinforzare il sistema immunitario. Inoltre, è un aiuto naturale per la linea: la sua capacità di ridurre il sovrappeso è dovuta al mix tra sostanze antiossidanti, i manniti e gli acidi organici di cui è composta, che favoriscono l’eliminazione delle scorie e dell’adipe in eccesso.