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di Massimiliano Cavaleri
Compie 80 anni la più grande cantante della storia della musica italiana: Mina. Un patrimonio artistico che non ha eguali con nessuna interprete al mondo: oltre 2000 canzoni e 150 milioni dischi venduti sono due tra i numerosi record detenuti da un’artista che non conosce tempo e da oltre 60 anni incanta con il suo fascino un pubblico eterogeneo. La bellezza, ampiezza, estensione, duttilità, tecnica ed ecletticità della voce, unite a uno stile inconfondibile, sono paragonabili a poche colleghe. Celentano disse che potrebbe cantare persino l’elenco telefonico e riscuoterebbe successo; Louis Amstrong se non avesse avuto le sue corde vocali, avrebbe voluto quelle di Mina; Totò la definì un contrabasso con tutte le corde a posto. Ha saputo spaziare da un genere all’altro, dalla leggera al pop, dal rock al jazz, dal soul al blues, passando per il canto sacro, le ballate, il ritmo spagnolo e il sound sudamericano, incidendo in inglese, francese, persino latino.
La storia della “Tigre di Cremona” corrisponde a quella della musica, ma anche del costume, della televisione, dello spettacolo, della moda italiana. Il suo inaspettato ritiro dalle scene, nel 1978, è il primo, e quasi unico, esempio di definitivo addio alle scene. Ma ciò non ha intaccato il contatto col pubblico; al contrario ha creato un mistero, ha reso ancora più incisiva un’icona musicale, e incredibilmente ha consentito l’intensificazione dell’attività discografica, accompagnata da un’attenzione maggiore alle nuove sonorità e, per taluni aspetti, anche a una più efficace comunicazione visiva. Così lontana ed eterea, ma così vicina e presente in ogni casa: chiunque possiede un suo disco, conosce e canta i suoi pezzi, dai classici ai più recenti ai celebri duetti. Centinaia di inediti, collaborazioni artistiche, omaggi, cover, celebrazioni di artisti, e ancora trasmissioni televisive di grande successo, caroselli e pubblicità innovative, persino articoli di giornali: ogni lavoro spicca di originalità, è curato nei dettagli con scrupolo e magistrale esperienza e resta sempre riconoscibile. Raccontare Mina significa apprezzare una vera eccellenza made in Italy, riscoperta dalle nuove generazioni, capace di consegnare al futuro un’inestimabile eredità e rappresentare la testimonianza più immensa e completa del nostro recente passato musicale. Mina rimarrà per sempre un punto di riferimento imprescindibile per chiunque voglia approcciarsi alla seconda arte. E’ un fenomeno singolare e probabilmente irripetibile, un Mito esplosivo già nel nome: auguri Mina.