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L’Assessorato della Salute comunica che le Unità speciali dei Continuità Assistenziali (USCA) sono state introdotte dal D.L. n. 14 del 9 marzo 2020 con la specifica funzione di effettuare “la gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero”.
Con successive note prot. n.14254 del 11/03/2020 , n.15450 del 18/03/2020 e n.16449 del 26/03/2020, sono state impartite alle Aziende Sanitarie Provinciali indicazioni operative su costituzione e funzioni di tali Unità, estendendo il loro ruolo anche alla gestione dei casi sospetti e alla esecuzione dei tamponi. In particolare la nota 16449 prevedeva la costituzione iniziale di una Unità per distretto e invitava le Aziende a predisporre un piano per incrementarne il numero fino ad 1 ogni 50.000 abitanti. Il documento tecnico “Indicazioni operative per MMG, PLS, Servizio di Continuità Assistenziale ed Unità Speciali di Continuità
Assistenziale (USCA)” esitato dal Comitato Tecnico Scientifico regionale per l’emergenza Coronavirus e trasmesso alle SS.LL. in data 3/4/2020, ha fornito nuove indicazioni, relative principalmente alla strategia di isolamento dell’infezione, con la necessità di rispettare rigorosamente specifiche misure di prevenzione del contagio e di privilegiare l’isolamento presso strutture dedicate rispetto all’isolamento domiciliare, nonché al corretto uso dei dispositivi di protezione individuale.
Alla luce dell’attuale quadro epidemiologico della infezione da SARS-CoV-2 della previsione di mitigare, nei prossimi mesi, le strettissime misure di prevenzione adottate fino ad ora, è ipotizzabile la diffusione del virus sul territorio ancora a lungo, così come la conseguente necessità di dover assistere in modo organizzato ed efficace pazienti sospetti positivi in isolamento domiciliare o presso strutture dedicate.
A tal fine è in fase di avvio un programma di telemedicina domiciliare che prevede l’utilizzo (da parte del paziente o del caregiver) di semplici device in grado di rilevare i parametri fondamentali utili al monitoraggio dell’andamento della patologia. Tali device sono in grado di trasmettere i dati rilevati ad un centro di controllo, attivo h24, ubicato all’IRCCS Bonino Pulejo, che avrà il compito di raccoglierli e comunicarli tempestivamente alle USCA di competenza territoriale, nonché di allertare il Servizio 118 in caso urgenza.
Anche in questo caso le USCA giocheranno un ruolo fondamentale nel rapporto con pazienti e
caregiver per la gestione di tale strumentazione (consegna e istruzione all’uso).
Per le ragioni sopra descritte, con la presente si invitano le SS.LL. a prepararsi per una attuazione del “secondo step” previsto dalla nota prot.n. 16449 ed in linea con quanto indicato dal D.L. 14 del 9/3/2020, attivando cioè le procedure per la selezione e la formazione del personale necessario per una eventuale immediata attivazione di 1 USCA ogni 50.000 abitanti, ove la diffusione dell’epidemia lo richiedesse. La formazione dei medici e infermieri dovrà essere inoltre integrata, con nozioni relative all’uso dei device sopra descritti, che andranno fomite ai pazienti e ai caregiver. Le istruzioni saranno fomite ai referenti USCA attraverso videotutorial realizzati dal personale del IRCCS Bonino Pulejo.
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