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Il cortometraggio “T-Gros”, produzione francese per la regia di Gautier Blazewick, che racconta il pregiudizio del peso visto come oggetto di bullismo, vince il Premio Città di Latina allo Short Film Festival “Filmdipeso”. Menzione speciale della Giuria ex equo a “Inhuman” e “When the fat girl gets skinny”. Menzione speciale studenti ‘Gian Maria Volontè’ a “Mancacioasa”.
Applausi a Latina per la quarta edizione dello Short Film Festival che vuole abbattere il pregiudizio sulle alterazioni del peso, in eccesso o in difetto. Una survey condotta dagli studenti universitari del Polo Pontino mette in evidenza la consapevolezza dei giovani rispetto ai grandi temi dell’obesità e dei disturbi alimentari: il 90% di loro percepisce l’obesità come rischiosa per la qualità e la durata della vita. La Rassegna cinematografica, sempre più internazionale, rafforza il suo valore e l’impegno culturale e sociale.
I corti vincitori verranno pubblicati sul sito www.filmdipeso.it
Il cortometraggio “T-Gros”, produzione francese, girato con sapiente maestria e sensibilità dal giovane regista Gautier Blazewick, vince il Premio “Città di Latina”, il riconoscimento più ambito dello Short Film Festival “Filmdipeso”, la Rassegna cinematografica dedicata alle grandi tematiche sanitarie e sociali legate all’obesità e ai disturbi del comportamento alimentare.
Theo è un liceale con problemi di sovrappeso, che mangia senza pensare ed è oggetto di continui atti di bullismo da parte dei compagni. Ma un giorno Theo comincia a ragionare e… alza la testa. Un vero e proprio film dai profondi contenuti psicologici che racconta il fatshaming e il dramma del bullismo a scuola vissuto da un adolescente con problemi irrisolti e che sarà costretto a guardare in faccia la realtà. Menzione Speciale della Giuria ex equo al francese “Inhuman” e all’americano “When the fat girl gets skinny”. Menzione speciale studenti ‘Gian Maria Volontè’ per “Mancacioasa”.
Grande successo di pubblico per lo Short Film Festival “Filmdipeso” 2020, promosso dal Bariatric Center of Excellence della Sapienza Università di Roma Polo Pontino e dal Comune di Latina in collaborazione con Amici Obesi onlus, Villa Miralago – Centro di riferimento disturbi alimentari e SAFE – Safe Advocacy Food Europe, con il sostegno non condizionato di Johnson&Johnson Medical SpA e Novo Nordisk SpA.
Carta vincente della quarta edizione dello Short Film Festival “Filmdipeso” la perfetta macchina organizzativa, che ha messo in campo tutte le norme anti-COVID-19 riuscendo a garantire lo svolgimento della manifestazione, che ha avuto luogo questo weekend nella città di Latina, in piena sicurezza per tutti. Elevato il livello culturale e scientifico che quest’anno ha acceso i riflettori sul tema del weightbias, il pregiudizio che stigmatizza le alterazioni del peso, in eccesso o in difetto. Altissimo il livello cinematografico.
I promotori del Festival sono riusciti nell’intento di centrare un’altra importante tematica legata all’obesità e ai disturbi del comportamento alimentare ampliando la ricerca su temi di grande attualità come il bullismo in classe.
«Se una lezione c’è stata in questa quarta edizione di “Filmdipeso”, è stata quella del vero cinema, che stavolta ha saputo toccare le corde delicatissime di una società sempre più multiculturale e complessa – dichiara Gianfranco Silecchia, Professore Ordinario di Chirurgia Generale Sapienza Università di Roma, Direttore UOC di Chirurgia Generale & Bariatric Center of Excellence IFSO-EU, Centro di Eccellenza SICOB, Polo integrato Sapienza, ASL Latina, ICOT Latina e Direttore Scientifico Short Film Festival “Filmdipeso” – siamo soddisfatti di essere riusciti a realizzare la manifestazione senza inconvenienti e nel rispetto delle norme anti-COVID-19, ringrazio gli organizzatori per il lavoro svolto e tutte le produzioni, nazionali e internazionali e Gautier Blazewick, il regista francese del corto vincitore, tutti presenti in sala. Quello che ci ha colpito è l’elevato pregio delle opere, significa che il Festival prende forza a livello nazionale e internazionale. Abbiamo lasciato il segno anche quest’anno».
Un lavoro non facile per la Giuria, presieduta da Gianfranco Pannone, selezionare le migliori opere dei 16 corti in concorso, tutti di qualità molto elevata e che hanno centrato il tema del weightbias.
«Abbiamo faticato come sempre ma cresciamo di anno in anno – afferma Stefano Cioffi, regista, fotografo e Direttore artistico Short Film Festival “Filmdipeso” – il livello dei cortometraggi si è ulteriormente innalzato e abbiamo raggiunto un incredibile target. Sotto i 30 anni l’età media dei registi, nuove promesse del cinema internazionale, grandi case di produzione, cast di tutto rispetto, il giovane regista Gautier Blazewick ha raccontato una storia vera in chiave di grande cinema, una storia in parte autobiografica che si sublima attraverso l’accettazione delle differenze. Adesso ci godiamo il successo, poi inizieremo a lavorare con spinta rinnovata alla prossima edizione».
La quarta edizione dello Short Film Festival “Filmdipeso” è stata segnata da una novità introdotta dagli studenti di medicina: il lancio di una Survey online rivolta agli studenti di tutti i corsi di laurea del Polo Pontino per sondare la percezione dei giovani riguardo ai disturbi del peso. I risultati dell’indagine mostrano come quasi l’80% dei ragazzi e delle ragazze che hanno risposto alle domande del questionario abbia un’evidente consapevolezza del disagio psicologico che accompagna sempre l’obesità giovanile. L’obesità è considerata un disturbo dovuto più che all’iperalimentazione alla qualità del cibo (65%). Uno studente su due collega un disturbo alimentare all’aspetto fisico. Inoltre, il 90% degli studenti percepisce l’obesità come una condizione che può causare altre gravi patologie e che mette a serio rischio la qualità e la durata della vita.
“Filmdipeso” è riuscito anche quest’anno a rompere il muro di silenzio che circonda l’obesità e l’anoressia, problemi sanitari e sociali che in Italia riguardano un’ampia percentuale della popolazione italiana e che sono in aumento tra le fasce giovanili. Sconfiggere il pregiudizio che stigmatizza i disturbi del peso è il primo passo per permettere a chi ne è affetto di superare il disagio e l’emarginazione.
Opere premiate
T-Gros, Francia, 20’: il regista Gautier Blazewick si sofferma sulle problematiche di un adolescente con disturbi del peso, stigmatizzato dai compagni finisce per essere oggetto di bullismo. Corto francese di 20’ coprodotto da 13 Productions e Options Production in collaborazione con France 2 e Talents en Court du Jamel Comedy Club. Gautier Blazewick, nato a Parigi, ha 23 anni e ha studiato cinema e recitazione presso la Paris Marais School. Il suo primo corto Frères al liceo. «Sono molto contento e onorato di aver ricevuto questo riconoscimento, il mio scopo era quello di indagare i temi della fatphobia e del fatshaming all’interno della scuola. L’adolescenza è caratterizzata da forti cambiamenti e domande, nascono i primi amori e si creano amicizie importanti. Sconfiggere i pregiudizi e le umiliazioni dei compagni significa crescere e imparare a superare le difficoltà».
Inhuman, Francia, 4’50’’, per la regia di Léa Rouaud è ambientato nel 2175: Zélie vuole convincere l’amica Iris a cambiare dieta. L’opera sviluppa l’eterno dibattito tra vegetariani e carnivori. La giovane regista ha al suo attivo diversi cortometraggi e videoclip, collabora con varie produzioni e ha diretto circa 50 sketches per il web.
When the fat girl gets skinny, USA, 3’59’’: la regista è Abby Thompson. Chi sviluppa un disturbo alimentare ed è già magro finisce in ospedale, se non lo è, il successo è dietro l’angolo. L’opera riflette sul senso di isolamento che un disturbo alimentare comporta. La Tohmpson è al suo primo cortometraggio.
Mancacioasa, USA 3’14’’: la regista Roxana Balaiu esplora il fenomeno del fatshaming. Il corto è centrato sulle riflessioni di chi per tutta la vita si è dovuto confrontare con un problema di obesità. Mancacioasa è un termine rumeno, che descrive in modo affettuoso i bambini mangioni. Balaiu è una Filmmaker indipendente, nata in Romania e trasferita a Montreal. La sua formazione multiculturale permette lo sviluppo di una visione registica fondata sulla trasversalità del linguaggio e l’accettazione del diverso. Ha al suo attivo già diversi corti.
Ufficio stampa: Pro Format Comunicazione