Views: 443
Attraverso l’accoglimento del TAR Lazio del ricorso presentato dallo SMI è stato decretato che ai Medici di Medicina Generale non spetta la funzione di visitare i pazienti COVID a domicilio. Tale compito è esclusiva competenza delle USCA cui stata assegnata tale funzione specifica nel momento della loro costituzione.
La regione Lazio preannuncia il ricorso al Consiglio di Stato perché in contraddizione con quanto firmato dalla FIMMG (il Sindacato che accoglie il 63% dei MMG in Italia) con il recente ACN dove è specificatamente previsto che spetta a loro eseguire i tamponi rapidi e se necessario visitare a domicilio i pazienti COVID. Anche perché nel Lazio vi sono circa 60mila pazienti in isolamento domiciliare che è tecnicamente impossibile seguire con il numero esiguo di USCA previste attualmente: una grave responsabilità delle Regioni. Anche considerando il fatto che una corretta visione olistica del paziente non permette di distinguere pazienti COVID puri da pazienti con comorbilità che finiscono, ad esempio, di essere diabetici, ipertesi o cardiopatici non appena contraggono il COVID con gravi ripercussioni sul proprio stato di salute.
Link di approfondimento:
http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=89983&fr=n
Pingback: FNOMCEO su sentenza cure domiciliari: “Condividiamo le motivazioni” – Messina Medica 2.0