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Il direttore generale dell’ASP di Messina Paolo La Paglia accompagnato dal direttore sanitario Dino Alagna si è recato il 12 novembre all’Ospedale Sirina di Taormina per verificare la piena funzionalità dei quattro posti di terapia intensiva già dedicati alla terapia antalgica, da utilizzare come posti letto aggiuntivi di terapia intensiva per malati Covid; al sopralluogo erano presenti il direttore del dipartimento Cure Ospedaliere Paolo Cardia, il direttore della U.O.C. Professioni Sanitarie Carmelo Spina e il direttore della U.O.C. di Anestesia e Rianimazione Giacomo Filoni. “Insieme al direttore sanitario Alagna abbiamo voluto verificare che tutto fosse pronto per assistere in terapia intensiva, in caso di necessità, malati Covid anche a Taormina; l’Assessore della Salute Ruggero Razza per fronteggiare la pandemia ha disposto l’aumento ulteriore di circa 200 posti letto di terapia intensiva in tutta la Sicilia, che per l’ASP di Messina sono stati individuati all’Ospedale Sirina. Durante il sopralluogo sono stati anche visitati i nuovi locali della U.O.S.D. Breast Unit diretta da Luisa Puzzo, all’interno di una ala in precedenza totalmente occupata da Ostetricia e Ginecologia; la nuova allocazione permette già di offrire un maggior confort alberghiero alle donne che devono ricorrere alla chirurgia senologica di eccellenza erogata a Taormina.
Commento al comunicato di La Paglia sulla ricognizione per la trasformazione dei posti letto per la terapia del dolore in COVID
“Leggendo questo comunicato ci piace ricordare il compianto Dr Filippo Bellinghieri e quello che aveva creato a Taormina per la terapia del dolore pubblicando questo comunicato dell’ANSA del 2012”.
Salvo Rotondo
Terapia dolore: aumenta consapevolezza fra medici e pazienti
A Taormina tappa della campagna informativa su Legge 38
Piu’ informazione e soprattutto piu’ ”consapevolezza” delle possibilita’ offerte dalla terapia del dolore non solo fra medici di medicina generale e specialisti ma anche fra i cittadini, pazienti e non. Sono questi alcuni dei risultati maggiori riscontrabili a due anni dall’approvazione della legge 38 sulla Terapia del dolore in Italia secondo Filippo Bellinghieri, direttore dell’Unita’ operatoria complessa di anestesia, rianimazione, terapia del dolore dell’Asp 5 Messina, Ospedale San Vincenzo di Taormina.
La legge, sottolinea Bellinghieri, ”ha cambiato il panorama italiano della terapia del dolore. Oggi siamo sulla buona strada” per una completa presa in carico sul territorio delle problematiche legate al dolore. Al nosocomio siciliano, che ospita uno dei due centri di terapia antalgica (Hub) della regione, domani 24 aprile fa tappa la campagna informativa itinerante sulla legge 38 promossa dall’associazione ”Vivere senza dolore”, con la presenza di un gazebo per distribuire materiale informativo e questionari sulla normativa rivolti a medici, pazienti e cittadini.
In Italia, ricorda lo specialista, una persona su cinque soffre di dolore, vera e propria ”malattia” che ”produce disabilita’ con costi sociali importanti”. Ogni anno nell’ospedale di Taormina vengono trattati circa 4 mila pazienti, della provincia di Messina ma anche da altre zone dell’isola e dalla vicina Calabria. Buona parte, circa il 30%, e’ costituita da pazienti oncologici, ma per il resto, spiega Bellingheri, si tratta di persone con dolore cronico benigno che deriva da lombalgie, cefalee, artrosi, artriti. Si tratta non solo di anziani ma anche di giovani, ”con liste d’attesa abbastanza brevi per tutti”.
La maggior parte dei pazienti viene indirizzata al centro dai medici di medicina generale, coi quali, sottolinea Bellinghieri, ”c’e’ un rapporto importante di collaborazione” consolidato da incontri periodici. Fra gli obiettivi dell’Hub di Taormina c’e’ anche quello di condividere in rete, per via elettronica, le cartelle cliniche dei pazienti con dolore. Altro sforzo significativo e’ quello rivolto a trovare ”sempre piu’ strumenti assistenziali” per dare ”risposte adeguate” al dolore, non solo a quello adulto ma anche a quello pediatrico. ”Sono 15 mila in Italia i bambini che soffrono di dolore che non e’ stato mai trattato – afferma Bellinghieri -. Anche su questo fronte stiamo lavorando a una rete comune con i pediatri”.
(Comunicato ANSA del 2012)