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Dottore, ma è vero che… i numeri dicono sempre la verità?

Dottore, ma è vero che… i numeri dicono sempre la verità?

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Dottore, ma è vero che… i numeri dicono sempre la verità?: “Tutto quello che avreste voluto sapere sui dati epidemiologici (ma non avete mai osato chiedere): parafrasando un noto film di Woody Allen, potrebbe essere questo il titolo della nuova scheda di Dottoremaeveroche, il sito anti fake news della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo). A chiedere al Dottore se i numeri dicano sempre la verità è stato infatti il team dei medici antibufale. Che ci aiuta a districarci tra indici che erano sino a pochi mesi fa materia per gli addetti ai lavori, e che ora fanno parte di ogni normale conversazione: l’Rt puntuale, l’Rt a 14 giorni, l’incidenza, la prevalenza, il rapporto tra nuovi casi e tamponi eseguiti. “La matematica non è un’opinione” si suol dire. Eppure, dati e statistiche possono essere interpretati in modi diversi, a volte addirittura manipolati per ingannare l’interlocutore o, semplicemente, per corroborare le proprie tesi. Per dirla con Lewis Carrol, più noto come scrittore (è il ‘papà’ di “Alice nel Paese delle Meraviglie”) ma matematico di professione: “Se vuoi ispirare fiducia, dai molti dati statistici. Non importa che siano esatti, neppure che siano comprensibili. Basta che siano in quantità sufficiente”.
I numeri dicono sempre la verità?
19 Novembre 2020 di Luca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)
Non siamo solo noi italiani a essere sommersi dai dati. Anche se questa volta non conviene consolarsi col proverbio “mal comune, mezzo gaudio”, possiamo almeno trovare conforto nella risposta che persone di altri Paesi cercano di dare alla sollecitazione di un’epidemia di informazioni (infodemia, l’ha definita l’Organizzazione Mondiale della Sanità) che non sembra diminuire. Un articolo molto acuto uscito su una delle riviste di medicina più conosciute del mondo – il BMJ, rivista ufficiale della associazione dei medici britannici, vale a dire la British Medical Association – raccomanda di essere molto diffidenti nei confronti di chi si mostra troppo sicuro di sé parlando di Covid-19: “Quanto più una persona ostenta sicurezza, tanto meno dovrai aver fiducia in lei”.
Nella comunità scientifica che si interessa di Covid-19 – spiegano gli autori – “le certezze sembrano essere ovunque. I commentatori, da qualsiasi parte provengano (accademici, professionisti, antichi quotidiani o nuovi media), sembra sappiano esattamente cosa sta succedendo e cosa fare al riguardo. Non stiamo parlando di coloro che insistono sul fatto che l’idrossiclorochina ci salverà tutti o che chiamano le mascherine chirurgiche ‘museruole’ o ‘pannolini per il viso’ o che dichiarano che molti casi di Covid-19 rilevati sono falsi positivi. Possiamo anche lasciare da parte coloro che eludono la realtà per suggerire che avremo un mondo libero dal Covid-19 entro pochi mesi se seguiamo semplicemente i loro consigli. Piuttosto, stiamo pensando alle molte persone razionali con una credibilità scientifica che fanno dichiarazioni pubbliche molto convinte su Covid-19, al punto che sembrano suggerire che non possono esserci motivi legittimi per essere in disaccordo con loro”. Quasi sempre questo tipo di dichiarazione è accompagnato da numeri, come se fosse sufficiente esporre qualche cifra per garantirsi credibilità. Non è così semplice, in verità, perché i numeri possono ingannare: anzi, talvolta sono presentati proprio per imbrogliare l’interlocutore.
Leggi la nuova SCHEDA di Dottoremaeveroche.it, il sito anti fake news della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo).

Ufficio Stampa e Informazione Fnomceo