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di Lina Laganà
Il primo episodio epidemico di Legionellosi si è registrato nel 1976 in un albergo di Philadelphia (USA), ove si erano riuniti ex legionari reduci della guerra del Vietnam (donde il nome della malattia, che si presenta come una forma severa di polmonite ad alta letalità). Il contagio avviene per inalazione di aerosols contenenti il microrganismo “Legionella pneumophila” responsabile dell’infezione. Le sorgenti più frequenti sono rappresentate da impianti doccia, vasche idromassaggio, piscine, condizionatori, torri di raffreddamento, ecc. La ricerca del microrganismo, che presenta particolare complessità per le esigenze colturali del germe, viene generalmente effettuata nell’acqua dei vari corpi idrici e nell’aria che fuoriesce dai condizionatori. La patologia insorge, per lo più, come una sindrome simil-influenzale (lieve febbricola, mal di testa, dolori muscolari e articolari, tosse) ed evolve in un quadro polmonitico che, nelle persone anziane, negli ospedalizzati ed in soggetti debilitati per altre patologie, decorre in modo critico con possibile presenza di sintomi gastrointestinali, neurologici e cardiaci. Oggi, a quasi 45 anni dalla prima epidemia, la Legionellosi è diventata un serio problema di Sanità Pubblica, imponendosi in tutto il mondo anche come emergenza per i viaggi in generale e quelli turistici in particolare.
La pericolosità di Legionella pneumophila è testimoniata dall’attenzione ad essa riservata dalle Autorità Sanitarie di tutti i Paesi del mondo. Il Ministero della Salute italiano con Accordo Rep. Atti n° 79/CSR del 7 maggio 2015 ha revisionato le Linee Guida pubblicate sulla G.U. aprile 2000 “Documento di Linee-Guida per la Prevenzione e il Controllo della Legionellosi”. Nella G.U.R.I. n° 28 del 4 febbraio 2005 il Ministero della Salute ha emanato il Provvedimento 13 gennaio 2005, in cui sono individuate le strategie di prevenzione e controllo per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali.
Data la frequenza dei casi di Legionellosi contratti a causa del soggiorno in alberghi e Hotel-Village contaminati, l’Unione Europea ha istituito un Gruppo di Lavoro ELDSNet (European Legionnaire’s Disease Surveillance Network) coordinato ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control), con il compito di promuovere una stretta sorveglianza epidemiologica e l’attivazione di accurati controlli in tutti i Paesi dell’Unione. Il Ministero della Salute italiano ha invitato gli esperti del Laboratorio di Messina a partecipare alla riunione tenutasi a Roma il 13 gennaio 2013 sul tema “Legionellosi associata ai viaggi”. In tale campo di ricerca il Laboratorio Legionella vanta una solida esperienza scientifica che inizia nel corso degli anni 80 presso i laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità con cui, a tutt’oggi, intrattiene stretti rapporti di collaborazione. Già individuato come “Laboratorio Regionale di Riferimento per la Sorveglianza Ambientale della Legionellosi” (nota del 10/09/ 2001, Prot. n. 336/02514, dell’Assessorato Regionale alla Sanità, Gruppo 36° I.R.S), con D.D.G. n° 01689/12, pubblicato sulla GURS del 21/09/2012 n° 40, parte 1a, il Laboratorio viene nominato “Laboratorio Regionale di Riferimento per la Sorveglianza Clinica” per tutta la Sicilia. Nel corso del 2004 è stato attivato un Progetto di ricerca, in collaborazione con gli Uffici di Sanità Marittima ed aerea di Frontiera, per la ricerca di Legionella pneumophila sulle navi da crociera e di linea. L’interesse del Ministero nei confronti dell’indagine da noi proposta è comprovato dall’assegnazione, durante l’intero anno di ricerca, di un funzionario della Sanità Marittima di Messina, con il compito di curare gli aspetti amministrativi del Progetto di Ricerca. Il Laboratorio è stato incaricato dall’Istituto Superiore di Sanità di svolgere ricerche in occasione di numerosi casi di Legionellosi insorti in turisti, sia italiani che stranieri, che avevano soggiornato in alberghi e villaggi turistici sia della Sicilia orientale, che della Regione Calabria. Il Laboratorio ha partecipato negli anni 2007 e 2008 al Controllo di Qualità organizzato dall’Health Protection Agency di Londra e coordinato per l’Italia dall’Istituto Superiore di Sanità. Per quanto attiene alle esperienze di ricerca, le prime indagini, già pubblicate su riviste internazionali, risalgono ai primi anni 90 e sono state condotte in ambito ospedaliero. Il successo di queste prime ricerche ha consentito l’isolamento di numerosi sierotipi, tutti confermati presso l’Istituto Superiore di Sanità. Tali ricerche hanno documentato una ampia circolazione di Legionella nella nostra area geografica. Negli ultimi anni il Laboratorio ha avuto finanziamenti da parte della Regione su due progetti dal titolo: “Sorveglianza Ambientale e Clinica della Legionellosi” e “Sorveglianza attiva della legionellosi nosocomiale in Sicilia”.