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“L’accesso alle cure per le malattie oculari e’ ancora un obiettivo lontano e le carenze organizzative del nostro sistema sanitario, insieme alla scarsita’ delle risorse economiche, ne sono le cause principali”. È la ragione per la quale si e’ costituita, promossa dalla rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief (Ihpb), l’Alleanza per l’equita’ di accesso alle cure per le malattie oculari, nella quale sono confluite 7 organizzazioni civiche, forti anche del supporto dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecita’ – Iapb Italia Onlus.
Associazione Nazionale Pazienti per il Glaucoma (Anpig), Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti (Apri Onlus), Comitato Macula, Cittadinanzattiva, Diabete Italia e Associazione Italiana Diabetici (Fand), oltre alla Federazione Italiana Malattie Rare (Uniamo Fimr Onlus): sono queste le altre realta’ che si sono ritrovate in un comune manifesto sociale che, illustrando l’insieme dei problemi di questo ambito sanitario e le principali richieste di intervento, sara’ al centro di una prossima campagna di sensibilizzazione istituzionale e di comunicazione “per sollecitare nuove e piu’ adeguate iniziative politiche in grado di rafforzare la risposta sanitaria”. L’iniziativa e’ stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa che si e’ svolta via web.
Come ha poi illustrato Teresa Petrangolini, esperta facilitatrice patient advocacy e portavoce dell’Alleanza, il piano di azione prevede, in una prima fase, una serie di incontri e audizioni presso le commissioni parlamentari, il ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanita’, l’Aifa e la Conferenza Stato-Regioni, nel corso delle quali saranno poste al centro dell’attenzione “l’importanza di una piu’ adeguata allocazione di risorse umane ed economiche per il settore, la necessita’ di superare la disparita’ assistenziale oggi esistente tra le diverse regioni e la centralita’, per i pazienti, di poter accedere a nuovi percorsi che vadano dalla prevenzione alla cura e alla riabilitazione visiva. Percorsi, questi, che possano assicurare una continuita’ terapeutica interdisciplinare, con l’impiego delle terapie piu’ innovative e delle piu’ avanzate tecnologie che la moderna medicina puo’ offrire”.
In una seconda fase l’Alleanza promuovera’ invece occasioni di approfondimento a livello dei diversi servizi sanitari regionali, nell’intento di “stimolare azioni di intervento sul piano territoriale”. Nello sviluppo della propria attivita’ istituzionale l’Alleanza puntera’ anche su un “intenso dialogo” e sull’attenzione dell’Intergruppo Parlamentare per la Tutela della Vista, con l’obiettivo, come ha sottolineato infine il suo presidente, Paolo Russo, di creare “i presupposti legislativi che facilitino la nascita di nuovi modelli gestionali etici, prima che clinici, per contrastare con maggior efficacia queste patologie, in linea con le indicazioni e i suggerimenti della comunita’ medico-scientifica internazionale”. Come ha poi illustrato Teresa Petrangolini, esperta facilitatrice patient advocacy e portavoce dell’Alleanza, il piano di azione prevede, in una prima fase, una serie di incontri e audizioni presso le commissioni parlamentari, il ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanita’, l’Aifa e la Conferenza Stato-Regioni, nel corso delle quali saranno poste al centro dell’attenzione “l’importanza di una piu’ adeguata allocazione di risorse umane ed economiche per il settore, la necessita’ di superare la disparita’ assistenziale oggi esistente tra le diverse regioni e la centralita’, per i pazienti, di poter accedere a nuovi percorsi che vadano dalla prevenzione alla cura e alla riabilitazione visiva. Percorsi, questi, che possano assicurare una continuita’ terapeutica interdisciplinare, con l’impiego delle terapie piu’ innovative e delle piu’ avanzate tecnologie che la moderna medicina puo’ offrire”.
In una seconda fase l’Alleanza promuovera’ invece occasioni di approfondimento a livello dei diversi servizi sanitari regionali, nell’intento di “stimolare azioni di intervento sul piano territoriale”. Nello sviluppo della propria attivita’ istituzionale l’Alleanza puntera’ anche su un “intenso dialogo” e sull’attenzione dell’Intergruppo Parlamentare per la Tutela della Vista, con l’obiettivo, come ha sottolineato infine il suo presidente, Paolo Russo, di creare “i presupposti legislativi che facilitino la nascita di nuovi modelli gestionali etici, prima che clinici, per contrastare con maggior efficacia queste patologie, in linea con le indicazioni e i suggerimenti della comunita’ medico-scientifica internazionale”.