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Riceviamo e pubblichiamo l’originale della lettera prevenutaci dal SUES 118 Papardo contenente precisazioni in merito all’articolo “Fame d’aria a Lipari: si innescano situazioni di stallo” da noi pubblicato il 24 novembre scorso (che riportiamo sotto in calce).
IL COMMENTO DELLA NOSTRA REDAZIONE
In riferimento a quanto comunicato dal SUES118 ci duole che la notizia di quanto avvenuto a Lipari e pubblicata da noi col titolo “Fame d’aria a Lipari: si innescano pericolose situazioni di stallo” sia stata interpretata come lesiva nei confronti dell’operato del 118. Se la presentazione di tale notizia è stata percepita in tal senso ce ne scusiamo e pubblichiamo prontamente la smentita richiesta. Dichiariamo ufficialmente all’uopo il nostro encomio a tutto il personale del 118 che svolge il suo difficile ruolo in condizioni rese complicate dalla crisi pandemica e dalla fragilità della capacità organizzativa del nostro Sistema Sanitario che troppo spesso si manifesta con inceppamenti delle procedure e con conseguenti ricadute negative sull’assistenza a pazienti fragili soprattutto se abitanti in zone disagiate
Ci preme però precisare (e continuiamo a ritenere) che la denuncia in essa contenuta si riferiva al sistema organizzativo e ai protocolli di assistenza domiciliare che non hanno tenuto conto della carenza di bombole di O2 e delle conseguenziali criticità. Non credo che la fredda elencazione della tempistica di come si siano svolte le procedure di soccorso nello specifico caso abbia dimostrato quello che non era necessario dimostrare perché la cristallina e meritoria professionalità del 118 è ben chiara e condivisa da tutti.
Concludiamo rinnovando le scuse se la nostra informazione ha fatto percepire qualcosa che non era nella nostra volontà e rimanendo a disposizione per ulteriori informazioni che il SUES118 vorrà, per nostro mezzo, divulgare.
L’ARTICOLO IN QUESTIONE