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di Salvo Rotondo
Un silenzio assordante è calato sulla fede cristiana e sulla Chiesa, per questo motivo il cristianesimo sembra conoscere una fase di declino senza precedenti. Lo mostra ,al semplice sguardo, la quantità di edifici religiosi che in tutti i Paesi europei hanno chiuso i battenti e sono stati trasformati in sale bingo e supermarket, lo mostra la sparizione di ogni residuo di quella che un tempo era la Cristianità intesa come fatto pubblico, cioè come connessione tra istituzioni religiose e istituzioni politiche che per secoli ha caratterizzato tutti i regimi europei, sul modello dell’Impero Romano. Di conseguenza le élites delle società sviluppate (nell’educazione dei figli, nell’autocoscienza di sé, nei valori pubblici) appaiono scristianizzate. Ora, di fronte a questa gigantesca frattura storica, appare davvero singolare il silenzio e talora lo scherno nei confronti di chi ha sacrificato e immolato la sua vita per tenere accesa la fiamma del cristianesimo con la sua storia e testimonianza. Questo libro “L’Ultimo romito” vuole narrare la vicenda umana e religiosa di un uomo, solo apparentemente fuori dal mondo. Alessio Mandanikiotis, lungi da essere un reliquiario è lievito culturale di questo nostro tempo, epigono e interprete di una civiltà -il monachesimo italo-greco- su cui si basa gran parte della civiltà dell’Italia meridionale e della Sicilia in particolare. Lo scritto non vuole essere una apologia dello ieromonaco, quanto un tentativo di riflessione sulla nostra storia che ha avuto nell’Archimandidrato del S.S. Salvatore di Messina l’epicentro. Vuole anche suscitare una riflessione su una ferita sempre aperta che colpevolmente non vuole essere sanata: l’ecumenismo incompiuto. Celi, Basso e Privitera raccontano questa storia consapevoli di trattare un tema fascinoso ma non mediatico, da laici. Il libro sarà disponibile nelle librerie a Marzo 2021( Lithos Edizioni, prefazione Prof. Raffaele Mancuda).