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“Il coprifuoco è stato introdotto insieme ad una serie di altre misure, come la chiusura delle attività commerciali, e tutte insieme hanno prodotto un beneficio. Nel
momento in cui vengono eliminate molte delle chiusure ma rimane vivo il coprifuoco, vuol dire concentrare in uno spazio temporale lo stesso numero di persone che va al bar o al ristorante e quindi finisce per essere quasi paradossalmente controproducente”. Così Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, nel corso di un’intervista video rilasciata all’agenzia Dire.
“In Italia a cena si va intorno alle 20, non come in Germania o Svizzera alle 18- prosegue l’infettivologo- quindi credo sarebbe stato ragionevole spostare il coprifuoco alle 23. Mi auguro che se i numeri saranno buoni nelle prossime settimane si possa poi eliminarlo definitivamente a fine maggio, mantenendo chiaramente tutte misure di distanziamento nelle attività commerciali”.
Secondo Bassetti, il coprifuoco “per come è stato definito è una misura anti-liberale che noi viviamo in Italia da sette mesi e, come per tutte le misure che durano per così tanto tempo, finiscono in qualche modo anche per perdere il loro effetto”, conclude.
(FONTE: AGENZIA DIRE)