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di Antonino Arcoraci
A partire da quest’anno 2021, nella quarta domenica di luglio, giorno 25, si terrà la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. L’ha voluto Papa Francesco in prossimità della festa dei Santi Gioacchino ed Anna, i nonni di Gesù, per celebrare il dono della vecchiaia e “ricordare coloro che, prima di noi e per noi, custodiscono e tramandano la vita e la fede”.
Lo ha annunciato domenica 31gennaio 2021 al termine della preghiera dell’Angelus e la iscrive “nel cammino dell’Anno dedicato all’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia in preparazione all’Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Roma nel giugno 2022”.
“Io sono con te tutti i giorni” (cfr Mt 28,20) è la promessa. La stessa che il Signore ha fatto ai discepoli prima di ascendere al cielo e che oggi, ognuno di noi – non solo i giovani – dobbiamo ripetere al “caro nonno e cara nonna”.
Lo esorta il Papa da anziano ad anziano. Lo dice per la Chiesa e a nome della Chiesa e lo dice ai nipoti per ricordare che gli anziani non devono restare soli.
La messa del 25 luglio che il Santo Padre celebrerà in San Pietro, sarà dedicata ai nonni, agli anziani in genere. La stessa, ripetuta in ogni comunità parrocchiale, sarà “occasione per rilanciare una maggiore attenzione per la pastorale della terza età” e “accogliere e promuovere” quello che Papa Bergoglio chiama “un’alleanza tra giovani e anziani”: fare in modo che ogni nonno, ogni anziano, ogni nonna, ogni anziana – specialmente chi è più solo o sola – riceva la visita di un angelo!Perché la vecchiaia è “un dono, i nonni sono l’anello di congiunzione tra le generazioni, trasmettono ai giovani esperienza di vita e di fede”, ma spesso sono dimenticati.
Anche lo Stato Italiano, nella sua espressione laica, ha riconosciuto ufficialmente l’importanza del ruolo dei nonni in seno alla famiglia e il ruolo dei nipoti, dei parenti tutti, nell’assistenza dell’anziano, specialmente solo. Ha visto i nonni nelle vesti di angeli custodi e con la legge n. 159 del 31 luglio 2005, ha istituito la Giornata del nonno.
L’ha segnata il 2 ottobre, giornata in cui la liturgia cattolica celebra la festa dell’angelo custode. Ne ha sottolineato in maniera particolare, i principi: all’art. 1: “… celebrare l’importanza del ruolo dei nonni all’interno della famiglia e della società…, all’art. 2: impegnare Regioni, Province, Comuni ad elaborare iniziative a proposito, all’art. 4: dare al Ministero della Pubblica Istruzione e dell’Università indirizzo perché le scuole, pubbliche e private, provvedano, pure nell’ambito della loro autonomia, ad adottare iniziative mirate a discutere ed approfondire il ruolo dei nonni e dei nipoti.
Con la normativa, lo Stato, ha sollecitato i nonni a mantenere il ruolo di educatori e di custodi delle tradizioni e della storia familiare che deve essere tramandata, ha spronato i nipoti ad avere rispetto dei nonni, della famiglia, delle tradizioni e della città in cui vivono.
Ha valorizzato la figura del nonno dando mandato al Presidente della repubblica di proclamare il nonno o la nonna d’Italia.
Anche le poste italiane hanno voluto celebrare l’evento, e nel 2007 hanno emesso un francobollo commemorativo che è stato mostrato al Senato dal Presidente Marini e che raffigura un nonno che sospinge il nipotino sul triciclo e una nonna che tiene per mano la nipotina sui pattini.
Per la festa, in tutte le parti d’Italia, si sono svolte e continuano a svolgersi, manifestazioni con programmi vari.
Al nonno, Carmagnola ha eretto un monumento.
Messina festeggia i nonni da diversi anni. Nel 2009 li ha ricordati anche con la stampa di una cartolina postale e con l’annullo filatelico.
Per Delibera di Giunta del Comune, li festeggia la prima domenica di ottobre ed è arrivata alla XII edizione. Nel 2020 e nel 2021 non le è stato possibile effettuare la manifestazione per le restrizioni legate alla pandemia Covid.
La città ha accolto l’iniziativa e ha sempre partecipato con interesse. L’augurio di tutti è che si possa presto riprendere, che si possa ripartire con lo stesso impegno e lo stesso entusiasmo; con la presenza dei nonni e dei nipoti; con il coinvolgimento e l’aiuto delle altre 17 Associazioni cittadine che ne hanno condiviso il piacere. Che possa essere una “festa” aperta a tutti, in una struttura pubblica, in presenza delle Autorità locali e con la partecipazione delle scuole. Che possa continuare ad essere gioiosa e nello stesso tempo capace di mettere in risalto la figura del nonno nelle vesti di anziano, di pensionato, di capo di casa, in un rapporto intimo con il nipote. Che possa stimolare i nipoti, i giovani tutti che la società di oggi – sempre più “moderna”, più globalizzata in ragione della frenetica corsa connessa alle necessità della vita e del lavoro tende ad allontanare – tornino a sentire il piacere dello stare “in famiglia” , ad avere il senso della famiglia, a volerlo, ad esprimerlo con la coltivazione degli affetti.
Gaetano Martino fisiologo, nostro concittadino, asseriva che l’organizzazione bio-sociologica dell’essere umano è strutturalmente connessa con l’ambiente in cui il soggetto vive e…la dinamica relazionale del suo comportamento è legata a quanto egli è riuscito ad inglobare come rappresentazione dell’ambiente. La sua educazione è il risultato di quanto l’ambiente, la famiglia, la scuola, noi tutti diamo come esempio e informazione. Anche con questa Giornata che invita i giovani a fare – pure con i piccoli gesti – “l’ordinario in modo straordinario“.
Il Papa il 25 luglio sottolineerà il principio: trasmettere ai giovani non solo la fede, ma anche la presa in cura dei piccoli e dei grandi, custodire le radici. “Essere parte attiva nella riabilitazione e nel sostegno della società e delle persone ferite”. Aiutarle con la vicinanza, la preghiera, con l’esercizio della memoria, con lo stimolo a sognare.
È importante che i nonni incontrino i nipoti e che i nipoti si incontrino con i nonni, perché – come è nella promessa del profeta Gioele: gli “anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni” – “i nonni davanti ai nipoti sogneranno, avranno illusioni [grandi desideri], e i giovani, prendendo forza dai nonni, andranno avanti, profetizzeranno”.
In questa alleanza, i giovani prenderanno i sogni degli anziani e li porteranno avanti. Sogni che sono intrecciati con la memoria e che per missione, ogni anziano tramanda. Memoria che, come scrisse Edith Bruck, è vivere. Che aiuta a costruire un mondo più umano. Che aiuta a capire che abbiamo bisogno l’uno dell’altro, che siamo debitori gli uni degli altri così come è nell’enciclica: Fratelli tutti.
Nella Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, nelle Giornate dedicate ai nonni, viene data attuazione concreta alla sollecitazione pastorale nei confronti degli anziani.
Come ha scritto Matteo Lodigiani, si “torna all’ampia riflessione sul senso e sul valore della vecchiaia, sui concreti suggerimenti pastorali contenuti nel documento pubblicato anni fa dal Pontificio Consiglio dei Laici” che vuole nipoti, parenti, Chiesa “prossimi” agli anziani. Che suggeriscono “la visita”. Che ricordano di mettere in pratica il detto: Io sono con te tutti i giorni.