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Trent’anni di obiettivi raggiunti, di progetti realizzati, di successi per la medicina e la sanità messinese: quelli di Dino Bramanti premiato ieri nella sede dell’Ordine dei medici di Messina. Studioso insigne, medico appassionato, persona e manager di rare qualità la motivazione scelta dalle associazioni Federspev, presieduta da Nino Arcoraci, AIDM (Ass. italiana Donne medico), presieduta da Lorenza Mazzeo, e AMMI (Ass. mogli medici), presieduta da Rosellina Zamblera Crisafulli, che insieme con l’Ordine professionale presieduto da Giacomo Caudo, hanno consegnato le Targhe speciali al prof. Bramanti, pronto a lasciare dopo 30 anni un’eredità importante, un fiore all’occhiello per la città: l’IRCCS Centro Neurolesi oggi accorpato all’ospedale Piemonte.
L’assegnazione del riconoscimento, su suggerimento del consigliere dell’Ordine Nino Campisi, da parte delle associazioni ha voluto rappresentare una testimonianza di profonda stima e un atto di gratitudine nei confronti di Bramanti che, nell’arco di tre decenni di ben nota attività professionale e manageriale, è riuscito a trasformare il Centro Neurolesi, nato il 23 marzo 1992 con una convenzione tra l’Università di Messina e la Fondazione Bonino Pulejo in un istituto d’eccellenza IRCCS, oggi prezioso punto di riferimento per il Meridione per le malattie neurologiche e non solo. Una carriera lunga e brillante quella di Bramanti che è coincisa con la crescita lodevole e particolarmente meritoria del Centro. Oggi il prof. Bramanti conclude un trentennio di successi, lascia il prestigioso ruolo e torna a fare il medico.