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di Antonino Arcoraci
Una giornata di festa istituita dallo Stato italiano nel 2005 con la legge n. 159 del 31 luglio, per ricordare i nonni nelle vesti di angeli custodi e volutamente segnata il 2 ottobre, giornata in cui la liturgia cattolica celebra la festa dell’angelo custode.
La legge, sottolinea la volontà di “….celebrare l’importanza del ruolo dei nonni all’interno della famiglia e della società….(art. 1), di impegnare le Regioni, le Province, i Comuni ad elaborare iniziative a proposito (art. 2), di dare al Ministero della Pubblica Istruzione e dell’Università, un indirizzo perché le scuole, pubbliche e private, provvedano, pure nell’ambito della loro autonomia, ad adottare iniziative mirate a discutere ed approfondire il ruolo dei nonni e dei nipoti (all’art. 4).
Con la normativa, lo Stato, sollecita i nonni a mantenere il ruolo di educatori e di custodi delle tradizioni e della storia familiare che deve essere tramandata e, nello stesso tempo, sprona i nipoti ad avere rispetto dei nonni, della famiglia, delle tradizioni e della città in cui vivono.
Valorizza la figura del nonno dando mandato al Presidente della repubblica di proclamare il nonno o la nonna d’Italia.
Le poste italiane nel 2007, hanno celebrato l’evento con la emissione di un francobollo commemorativo che raffigura un nonno che sospinge il nipotino sul triciclo e una nonna che tiene per mano la nipotina sui pattini.
Carmagnola, e non sola, ha addirittura eretto un monumento al Nonno.
Per la festa del nonno, pressoché in tutte le parti d’Italia, si svolgono manifestazioni con programmi vari per celebrare l’evento.
Messina lo fa dal 2008. Nel 2009 li ha ricordati anche con la stampa di una cartolina postale e con l’annullo filatelico.
Per Delibera di Giunta del Comune, li festeggia la prima domenica di ottobre ed è arrivata alla XII edizione.
Nel 2020 non è stato possibile programmarla in ragione delle restrizioni legate alla pandemia Covid.
La FEDERSPeV Messina, collaborata da 17 associazione ne hanno fatto una “festa” aperta a tutti, in una struttura pubblica, in presenza delle Autorità locali e con la partecipazione delle scuole.
In maniera gioiosa, ha messo in risalto la figura del nonno nelle vesti di anziano, di pensionato, di capo di casa, di supporto del nipote in un rapporto intimo; ha stimolato i nipoti, i giovani tutti di questa nostra società sempre più “moderna”, più globalizzata che, in ragione della frenetica corsa legata alle necessità della vita, al lavoro, tendono ad allontanarsi, a godere del piacere di stare “in famiglia”, di tornare a sentire il piacere dello stare “in famiglia”, di avere il senso della “famiglia”, di volerlo e di esprimerlo con la coltivazione degli affetti.
Dell’importanza dei nonni ne ha parlato Papa Francesco. La domenica 31 gennaio 2021, al termine della preghiera dell’Angelus, ha anticipato la dedica di una Giornata Mondiale ai Nonni e agli Anziani. L’ha segnata nella quarta domenica di luglio – quest’anno il 25 – e in prossimità della festa dei Santi Gioacchino ed Anna nonni di Gesù. Lo ha fatto per celebrare il dono della vecchiaia e soprattutto per “ricordare coloro che, prima di noi e per noi, custodiscono e tramandano la vita e la fede”.
L’ha iscritta “nel cammino dell’Anno dedicato all’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia in preparazione all’Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Roma nel giugno 2022”.
“Io sono con te tutti i giorni” (cfr Mt 28,20) è la promessa. La stessa che il Signore ha fatto ai discepoli prima di ascendere al cielo e che oggi, ognuno di noi – non solo i giovani – dobbiamo ripetere al “caro nonno e cara nonna”.
L’ha fatto per esortare i nonni da anziano ad anziano; lo ha detto per la Chiesa e a nome della Chiesa; si è rivolto ai nipoti per ricordare loro che gli anziani non devono restare soli.
Lo ha fatto durante la messa in San Pietro, il 25 luglio e lo ha fatto poi ripetere in ogni comunità parrocchiale, “…per rilanciare maggiore attenzione per la pastorale della terza età”, per “accogliere e promuovere” quello che Egli chiama “alleanza tra giovani e anziani”, per spingere a che ogni nonno, ogni anziano, ogni nonna, ogni anziana – specialmente se solo o sola – riceva la visita di un angelo!Perché la vecchiaia è “un dono, i nonni sono l’anello di congiunzione tra le generazioni, trasmettono ai giovani esperienza di vita e di fede”, ma spesso sono dimenticati.
Perché i nonni hanno bisogno dei piccoli gesti, per fare “l’ordinario in modo straordinario”.
Per custodire le radici ed “essere parte attiva nella riabilitazione e nel sostegno della società e delle persone ferite”. Per aiutare con la vicinanza, la preghiera, l’esercizio della memoria…, con lo stimolo a sognare.
Quest’anno, 2021, ricordiamo la Giornata, con LA MEMORIA DEI NONNI. Lo facciamocome ACISJF (Associazione cattolica internazionale a servizio della giovane e come FEDERSPeV Federazione sanitari pensionati e vedove/i aderenti alla Confedir. La viviamo con le testimonianze, i frammenti di memoria che un tempo non ci interessarono o ascoltammo distrattamente e ora ci mancano…e sarà un piccolo, commosso omaggio a più voci, alle nonne e ai nonni- siciliani ma non solo.
Marinella Fiume, laureata in Lettere classiche all’Università di Catania, dottore di ricerca in Lingua e Letteratura italiana, per due legislature Sindaca del Comune di Fiumefreddo di Sicilia, scrittrice, dai racconti dei nipoti e dei pronipoti, pur nella grande varietà di voci e di personaggi narrati, ha fatto emergere un elemento comune: l’orgoglio di esserne gli eredi e i discendenti… al punto di dire: Che nonni, i nostri nonni!