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Maggiori tutele sul lavoro per i pazienti con tumore: alla Camera l’audizione per esaminare le 5 proposte di legge sulla conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure

Maggiori tutele sul lavoro per i pazienti con tumore: alla Camera l’audizione per esaminare le 5 proposte di legge sulla conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure

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E’ arrivata l’audizione informale in Commissione Lavoro presso la Camera dei Deputati dei rappresentanti del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” in merito all’esame dei 5 disegni di legge a firma Silvana Comaroli, Elvira Savino, Debora Serracchiani, Walter Rizzetto ed Enrica Segneri, trasversali a tutti i gruppi parlamentari, recanti disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro (periodo di comporto) e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche e onco-ematologiche, invalidanti e croniche.
Giro di vite, dunque, per le 5 proposte di legge presentate a novembre 2020 da altrettanti Gruppi parlamentari afferenti all’Intergruppo Parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro” che da tempo lavora con il Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, iniziativa di advocacy per una migliore presa in carico e cura dei pazienti con tumore, coordinata da Salute Donna Onlus e sostenuto da ben 38 Associazioni pazienti. Una stretta su una questione fondamentale, il diritto alla tutela del posto di lavoro, attesa da milioni di uomini e donne che nel corso della loro vita hanno ricevuto una diagnosi di cancro e che la pandemia Covid-19 ha reso ancora più fragili e dipendenti dal proprio lavoro.
«Devo ringraziare tutti, ieri è quasi successo un miracolo e mi è difficile descrivere l’emozione che ho provato nel vedere i politici uniti a noi, malati di cancro e Associazioni, per realizzare leggi che possono aiutarci a vivere meglio, a non sommare dolore a dolore; sono uscita dall’aula con il cuore in gola per la gioia, finalmente abbiamo discusso insieme su come migliorare la vita di chi si trova in condizioni di fragilità e bisogno – dice Annamaria Mancuso, Presidente Salute Donna Onlus e Coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” – ogni disegno di legge presentato ha i suoi punti di forza ma tutti convergono sull’allungamento del periodo di comporto, misura fondamentale per chi è più debole e in era Covid-19 non ha potuto curarsi con continuità. Auspichiamo che i decisori politici accolgano la nostra esortazione ad adottare in breve tempo un testo unico che sia il risultato della volontà collettiva e trasversale e di metterlo in discussione il più celermente possibile. Non possiamo perdere questa immensa opportunità. Ci sarà ancora tanto lavoro da fare ma siamo convinti che lo faremo al meglio tutti noi con l’aiuto dei politici».
Un plauso per l’impegno profuso in questi anni da Salute Donna onlus insieme al Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” è arrivato anche dalle altre Associazioni ascoltate durante l’audizione.