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di Laura Simoncini
Bellissima iniziativa congiunta dell’Ammi e del liceo scientifico Archimede
Per celebrare i grandi autori della letteratura, ma anche e soprattutto per invitare all’amore per la lettura, nel mese di settembre è stata collocata a Messina la prima panchina letteraria a forma di libro aperto proprio davanti al Palacultura. L’iniziativa portata avanti dall’Ammi, presieduta dalla prof. Rosellina Zamblera Crisafulli si è concretizzata con il sostegno direttivo dell’associazione e la proficua collaborazione del Comune. Un progetto lodevole al quale si è aggiunto un nuovo tassello che ha avuto come protagonista gli studenti del liceo scientifico Archimede, di cui è dirigente Laura Cappuccio. Un gruppo a più voci che prendendo spunto dalle frasi presenti sulla panchina letteraria, tra tutte la famosa “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, grazie all’Ammi hanno dato vita a un reading poetico di grande fascino. “L’obiettivo – ha spiegato la presidente Rosellina Zamblera Crisafulli – era data un’anima alla panchina attraverso la voce dei ragazzi e allo stesso tempo sottolineare l’importanza della lettura, grande antidoto contro l’ignoranza e l’ingiustizia”.
L’incontro è stato scandito dalla presentazione e recitazione del I Canto del Paradiso della ” Divina Commedia” affidato alla VA guidata dalla prof. Tania Marano, come momento di rinascita dopo il periodo pandemico. A Seguire la presentazione e recitazione di brani tratti dal saggio “A Room of One’s Own” (Una stanza tutta per sè) di Virginia Woolf da intendersi come spazio di libertà e spazio interiore, a cura della IVE, guidata dalla prof. Giovanna Lo Giudice. Il saggio racchiude il pensiero dell’autrice inglese su quello che è stato il ruolo della donna nel panorama letterario anglosassone. L’evento è stato scandito dall’intervento musicale affidato alla studentessa Fabiana Biancuzzo che ha eseguito al flauto “Minuetto” di Bach e “Ave Maria” di Schubert.
Ha aggiunto la presidente Zamblera Crisafulli “Un sentito ringraziamento alla Poetessa e scrittrice Maria Grazia Genovese ed alla Direttrice della Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” per la loro graditissima presenza”.
Articolo pubblicato dalla Gazzetta del Sud