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I medici con il cellulare sempre acceso

I medici con il cellulare sempre acceso

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In un’intervista a Alessandro Lanzani, realizzata da Paola Sabbatani e pubblicata dalla testata on line “Una Città” (http://www.unacitta.it/it/intervista/2770-il-cellulare-acceso) si descrive come questa meritoria iniziativa di un gruppo di medici volontari sia riuscita a lenire le sofferenze di tanti pazienti che non riuscivano ad avere informazioni sanitarie che non riuscivano ad accedere ai servizi del sistema sanitario nazionale.

L’idea è stata quindi quella di aprire uno sportello telematico in grado di realizzare un vero e proprio ambulatorio online capace di offrire consulenze gratuite ai pazienti che dall’inizio della pandemia trovavano difficoltà ad accedere a servizi sanitari di ogni tipo. Ad ispirare questo tipo di iniziativa è stato il convincimento che la catena del Servizio Sanitario Nazionale si era interrotta in più punti, facendo naufragare miserevolmente il bisogno di salute della popolazione, soprattutto nelle fasce più fragili. L’accesso al medico di famiglia era intasato dalla mole di lavoro generato dall’emergenza Covid e dall’impossibilità di visitare i pazienti a domicilio. Il cattivo funzionamento delle USCA ha determinato una ulteriore criticità che ha determinato rallentamenti e ritardi sia nell’area Covid che nell’area no-Covid. Lo stesso destino veniva subito dalla specialistica all’interno dei poliambulatori e degli ospedali con un importante falla della diagnosi specialistica,

Attraverso una semplicissima pagina Facebook sono stati forniti dei contatti che collegavano una trentina di medici volontari pronti a rispondere alle mail e alle telefonate dell’utenza (COVID e no-Covid) che non riusciva ad accedere ai servizi. L’iniziativa è stata un successo.