Views: 274
Per i malati di tumore al pancreas il concetto di tempo è fondamentale perché una diagnosi precoce può salvare la vita: riconoscere i campanelli di allarme e i fattori di rischio può aiutare a diagnosticare tempestivamente questa patologia e renderla operabile. È per questo motivo che, anche quest’anno, l’hashtag che accompagna la campagna promossa dalla World Pancreatic Cancer Coalition per informare l’opinione pubblica e sensibilizzare le istituzioni sul tumore al pancreas è #ItsAboutTime. Oggi più che mai è urgente acquisire consapevolezza sulla gravità di questa patologia, anche in considerazione di quanto accaduto in questi ultimi due anni a causa dell’emergenza sanitaria che ha coinvolto il mondo intero: la pandemia di COVID-19, infatti, ha portato ad apprezzare il tempo in modo diverso.
Il tumore al pancreas è attualmente la terza causa di morte oncologica e si avvia a diventare la seconda. Nel 2021 in Italia sono stimati circa 12.900 decessi[1], un numero che purtroppo è destinato ad aumentare. Gli investimenti in ricerca però non tengono il passo con questi numeri: meno del 2% di tutti i finanziamenti per la ricerca sul cancro in Europa sono destinati a questa tipologia di tumore.
Intercettare il tumore al pancreas nella sua fase iniziale è fondamentale. Per oltre la metà dei pazienti, infatti, la diagnosi arriva tardivamente perché spesso la malattia si presenta in forma asintomatica oppure perché i sintomi non sono facilmente riconducibili alla malattia. Per questo, spesso, al momento della diagnosi il quadro clinico è già fortemente compromesso.
La chemioterapia è oggi, insieme alla chirurgia, la più importante arma a disposizione contro il tumore al pancreas. Quest’ultima in particolare può essere molto utile, ma anche molto dannosa, se l’ospedale non è adeguato. Il rischio più grave, infatti, è proprio la mortalità operatoria che varia da centro a centro, passando da percentuali che vanno dal 2% fino a toccare punte del 25%.
Per far fronte a tutto questo, le associazioni che promuovono la campagna #ItsAboutTime – Fondazione Nadia Valsecchi, Oltre la Ricerca ODV, Codice Viola, Nastro Viola, Associazione Pierluigi Natalucci Insieme per l’Arte e la Scienza, My Everest, AISP (Associazione Italiana Studio Pancreas) – hanno deciso di fare fronte comune e anche quest’anno nel mese di novembre (mese dedicato alla lotta contro questo tumore), hanno avviato una serie di iniziative volte ad accendere i riflettori su una patologia molto aggressiva e ancora troppo poco conosciuta lanciando un messaggio importante: è necessaria una svolta affinché una diagnosi di tumore al pancreas non rappresenti più una condanna.
Il 18 novembre si celebrerà la Giornata Mondiale della lotta contro il tumore al pancreas, istituita nel 2014 con l’obiettivo di richiamare l’attenzione su questa patologia ancora poco conosciuta. #ItsAboutTime è una campagna che agisce su più fronti: è arrivato il momento di conoscere i sintomi ed i fattori di rischio della malattia, è arrivato il momento di coinvolgere le istituzioni per migliorare le condizioni dei pazienti, è arrivato il momento di ottenere più fondi per la ricerca scientifica.