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Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta oberati dall’attività di rilascio degli attestati di inizio e fine isolamento

Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta oberati dall’attività di rilascio degli attestati di inizio e fine isolamento

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di Francesca De Domenico Leonardi

L’incremento significativo dei casi di Covid-19, conseguente all’evolversi dell’ultima ondata emergenziale,  ha reso l’attività di rilascio di attestati inizio e fine isolamento un vero e proprio secondo lavoro per i medici di base e per i pediatri di libera scelta che sono tenuti a rilasciarli. Prestazione aggiuntiva che, oltre ad avere carattere prettamente amministrativo, risulta particolarmente impegnativa ed occupa, sovente, il tempo di non lavoro dei sanitari. 

Ma questi ultimi possono davvero essere onerati di tale attività?

A ben vedere, dal dato normativo e dalla contrattazione si evince come la Regione possa richiedere l’esecuzione di specifiche prestazioni sanitarie aggiuntive rispetto a quelle individuate dall’A.C.N. di riferimento. Tuttavia, una volta richieste tali prestazioni è necessario un accordo integrativo regionale per regolamentarne le modalità di svolgimento ed il relativo compenso: accordo che, nella specie, non è stato ancora stipulato.

Difatti, l’accordo integrativo regionale, che sembra apparentemente obbligare i medici a rilasciare i certificati, riguarda esclusivamente l’esecuzione di tamponi rapidi e, nel caso di esito positivo del tampone, la comunicazione al dipartimento di prevenzione per il rilascio dei “relativi provvedimenti: non contempla, dunque, la possibilità che i M.M.G. rilascino gli attestati di inizio e fine isolamento. Ne viene che la prestazione che i medici eseguono è al momento priva di copertura convenzionale.

Nonostante la mentovata mancanza, l’autorità sanitaria competente ha lasciato ai sanitari tale nuova mansione, come dimostrato dalle e-mail che  ricevono i pazienti, che vengono indirizzati verso i propri medici per il rilascio degli attestati.

Atteso il significativo aggravio di mansioni, il Segretario della F.I.M.M.G , Dott. Aurelio Lembo, evidenziata con nota, alle autorità competenti, la necessità di costituire un tavolo di confronto al fine di individuare una soluzione per il giusto riconoscimento economico a garanzia dei diritti delle professionalità coinvolte. Richiesta al momento rimasta  inevasa.

Sul punto comunque esiste giurisprudenza pacifica applicabile alla specie, sintomo di meritevolezza delle preoccupazioni e delle doglianze avanzate dai medici .