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di Massimiliano Cavaleri
Oltre 400 bambini siciliani, calabresi e pugliesi con malattia di Crohn e colite ulcerosa trattati nell’unità diretta da Claudio Romano
Centro di riferimento nazionale, la soddisfazione dell’associazione dei pazienti “AMICI”. Partito il primo e innovativo laboratorio di intelligenza artificiale in collaborazione con l’ospedale romano Bambin Gesù
Messina tra i primi Centri in Italia per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) che colpiscono i bambini, in particolare la Malattia di Crohn e la Colite Ulcerosa: su 53 centri, di cui 41 effettivi, l’UOSD di Gastroenterologia Pediatrica e Fibrosi Cistica del Policlinico Universitario “G. Martino”, diretta da Claudio Romano, è tra le prime 3 strutture in Italia per alta numerosità con 391 pazienti e un incremento di oltre 17 casi nel 2021, secondo i dati del Registro Nazionale MICI della Società Italiana di Gastroenterologia Pediatrica, aggiornati allo scorso dicembre: un risultato significativo per la città dello Stretto, che cura oltre 400 bimbi tra siciliani, calabresi e pugliesi affetti dalle cosiddette “malattie del benessere”, patologie croniche tra le più frequenti per l’età pediatrica. “Questo traguardo è il frutto di un lavoro di gruppo – sottolinea il prof. Romano – senza il contributo di tutti non si raggiungono certi obiettivi. Applicazione e competenza innanzitutto dei Medici della mia unità, Salvatore Pellegrino, Stefano Costa in primis; mi fa piacere evidenziare anche il contributo dell’UO di Radiologia diretta da Alfredo Blandino ed i colleghi Silvio Mazziotti e Ignazio Salamone; dell’UO di Anatomia Patologica diretta da Giovanni Tuccari, dell’UO di Gastroenterologia dell’adulto diretta da Walter Fries, della Chirurgia Pediatrica e dell’Adulto dirette rispettivamente da Carmelo Romeo e Giuseppe Navarra e grazie anche a tutti i giovani medici e ricercatori”. L’attività del Centro di Messina è sostenuta dall’Associazione AMICI, Associazione Italiana dei pazienti con oltre 5.000 iscritti, che segue e supporta con grande interesse l’attività del Centro di Messina. “AMICI dà grande importanza alla presenza sul territorio di centri IBD, come quello diretto dal prof. Romano – dichiara Giuseppe Coppolino, presidente nazionale di AMICI Onlus – nei quali il giovane paziente, ma anche la sua famiglia, vengono accolti e seguiti con attenzione dalla diagnosi al momento della transizione. Per questo motivo – prosegue Coppolino – siamo soddisfatti di questa collaborazione con un Centro e dei professionisti che hanno dimostrato di saper assistere i piccoli pazienti, non solo dal punto di vista clinico ma anche garantendo loro una buona qualità di vita”.
“Una nuova diagnosi su quattro – evidenzia Salvo Leone, direttore generale di AMICI Onlus – riguarda pazienti in età pediatrica. Il Piano Nazionale Cronicità identifica come criticità in quest’ambito inserisce le problematiche legate all’integrazione sociale (in generale, scolastica, attività sportive): dove manca una comunicazione diretta tra i centri di cura e la scuola, i piccoli pazienti hanno difficoltà a conciliare la loro malattia con le normali attività di studio e di permanenza nell’ambiente scolastico .
L’attività assistenziale del gruppo guidato da Romano si associa anche ad una notevole produttività scientifica nella ricerca clinica grazie alle partnership con i maggiori centri europei: “In atto abbiamo due nostri giovani – prosegue Romano – Valeria Dipasquale e Ugo Cucinotta, la prima all’Erasmus Medical Center di Rotterdam, il secondo all’Ospedale Necker di Parigi, dove stanno seguendo alcuni progetti di ricerca. Infine è in corso un’altra partnership per gli studi di genomica con il von Hauner Children Hospital di Monaco”. Grazie a queste preziose collaborazioni, il Policlinico di Messina ha contributo alla identificazione di una nuova mutazione genetica responsabile di tali malattie in un bambino siciliano che si aggiunge alle oltre 90 mutazioni già conosciute nel mondo: “Il nostro lavoro sarebbe difficile se non ci fosse il pieno supporto da parte della governance dell’azienda ospedaliera universitaria – conclude Romano – sempre vicina e sensibile alle nostre esigenze”. La sfida continuerà nei prossimi mesi, quando nell’ambito del Progetto Europeo Caduceo, finanziato con decreto del MISE, sarà attivato proprio al Policlinico di Messina, in collaborazione con l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, il primo laboratorio in Europa di intelligenza artificiale in età pediatrica, applicato a queste patologie, con la realizzazione di una piattaforma Cloud di applicazioni mediche ed endoscopiche per la diagnosi e la prognosi, oltre che per la personalizzazione dell’approccio terapeutico.