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ISS: La balanite

ISS: La balanite

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La balanite è un’infiammazione della mucosa del glande, l’estremità del pene. Tale infiammazione può interessare anche il prepuzio, cioè la pelle che protegge il glande (balanopostite), o il canale uretrale all’interno del pene (uretrite). La balanite è una condizione relativamente comune negli uomini tra i 15 e 70 anni, con un maggiore rischio per le persone diabetiche e non circoncise.
La balanite è generalmente provocata da un’infezione batterica (Streptococcus pyogenes, Staphylococcus aureus, Neisseria gonorrhoeae, Chlamydia trachomatis, Escherichia coli) o fungina (Candida albicans) dovuta anche a traumi, ad esposizione ad agenti irritanti (acidi, composti chimici aggressivi) o a forme di allergia/intolleranza ai prodotti detergenti. Le balaniti sono facilitate dalla scarsa igiene intima.
Le forme di origine batterica, particolarmente nel caso della gonorrea, ma anche quelle sostenute da funghi, possono essere trasmesse al partner. Per questo motivo i rapporti sessuali (vaginale, anale, oro-genitale) devono essere protetti dal preservativo.

La balanite si manifesta generalmente con un dolore localizzato al glande, costante o durante la minzione (urinare). Il dolore viene accentuato dai rapporti sessuali e dalla eiaculazione. Vi possono essere, inoltre, arrossamento locale, rigonfiamento o anche secrezione bianco-giallastra, soprattutto nelle forme di origine batterica. Nelle infezioni gravi il dolore si estende a tutto il pene sino ai testicoli, e si può anche riscontrare un ingrandimento dei linfonodi inguinali.
Nelle forme provocate da agenti chimici od irritanti posso essere visibili ulcere o piccole macchie rossastre. I sintomi e le lesioni possono durare per 10-15 giorni e tendono generalmente a regredire in seguito alla terapia antibiotica o alla sospensione dell’uso del prodotto irritante/allergizzante.

Come detto, la balanite è generalmente provocata da un’infezione batterica (Streptococcus pyogenes, Staphylococcus aureus, Neisseria gonorrhoeae, Chlamydia trachomatis, Escherichia coli) o fungina (Candida albicans) che può essere trasmessa in seguito a rapporti sessuali, associarsi a scarsa igiene intima o all’utilizzo di biancheria non adeguatamente lavata.
La balanite può essere anche causata, sia pure meno frequentemente, da traumi diretti, dall’esposizione ad agenti irritanti (acidi, composti chimici aggressivi) o dall’uso di detergenti allergizzanti.

La diagnosi di balanite può essere effettuata dal medico curante in seguito a visita medica con osservazione diretta dell’area infiammata. La presenza di un’infezione batterica può essere accertata mediante tampone uretrale ed indagine batteriologica diretta e colturale.

La balanite causata da un’infezione batterica può essere curata con una adeguata terapia antibiotica, stabilita dal medico curante sulla base delle indagini batteriologiche eseguite sul tampone uretrale. La balanite causata da agenti irritanti richiede un lavaggio immediato del glande ed eventuale trattamento antinfiammatorio. La forma associata all’uso di detergenti richiede la sospensione del loro utilizzo.

La balanite può essere prevenuta con un’adeguata igiene intima e utilizzando detergenti appropriati. Le forme di natura batterica possono essere prevenute utilizzando il preservativo.
La rimozione della parte superiore del prepuzio, pratica conosciuta anche col nome di circoncisione, consentendo una migliore igiene intima e riducendo la flora batterica locale, aiuta a prevenire le infezioni del glande.

Se non curata in maniera tempestiva ed adeguata la balanite può estendersi dal glande ai tessuti circostanti (prepuzio, uretra), nonché diffondersi tramite il canale uretrale sino ai testicoli con il rischio di danni agli organi riproduttivi.

La balanite causa sintomi fastidiosi che limitano l’attività sessuale. Per tale ragione è importante trattarla precocemente anche per prevenirne le complicazioni e la possibile trasmissione dell’agente infettante ai partner. È importante praticare una regolare igiene intima con detergenti appropriati e, nel caso di infezioni ripetute nel tempo (recidive), può essere indicata la circoncisione, che consiste nella rimozione della parte superiore del prepuzio.

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