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di Angelo Petrungaro
Si è svolta a Messina presso la caserma Crisafulli Zuccarello, sede del 5°Reggimento Fanteria “Aosta”, la cerimonia di saluto della Brigata Meccanizzata “Aosta” per l’imminente partenza per il Libano. Schierati i militari dei vari Reggimenti componenti la Brigata addestrati per lungo tempo in modo intenso. Presenti le Autorità militari, civili e religiose della Città, nonché le Associazioni Combattentistiche e d’Arma fra cui l’UNUCI e l’ANSMI con i rispettivi presidenti Gen. Giuseppe Briguglio e Gr. Uff. Angelo Petrungaro.
La Missione che è la terza, in quanto la prima risale al 2011 e la seconda al 2019, è svolta in ottemperanza alla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite ed è in supporto alle Forze Armate libanesi e in sostegno alla popolazione locale, infatti viene chiamata Mission Peace-Keeping. Nel discorso di saluto il Gen. Giuseppe Bertoncello ha sottolineato il privilegio che hanno i militari dell’ “Aosta” nel contesto internazionale. Il Gen. Giuseppenicola Tota, Comandante delle Forze Operative Sud, ha ringraziato gli uomini e le donne della Brigata per l’impegno profuso nell’addestramento in vista dell’operatività libanese.
La storia della Brigata “Aosta” è strettamente legata a quella dell’Italia : dall’epoca sabauda —infatti fu costituita nel 1831— al Regno d’Italia; dal Fascismo—quando venne rinforzata dalla 171° Legione CC.NN d’assalto— alla 2° Guerra Mondiale—quando, durante lo sbarco degli Alleati in Sicilia, contribuì validamente a rallentarne l’arrivo a Messina, sostenendo lo scontro con le Truppe Americane nella battaglia di Troina. In seguito, tra il 9 e il 12 Agosto 1943, i resti di quella che era una Divisione vennero evacuati sul Continente e trasferiti, in attesa di ricostruzione a Trento dove li trovò l’Armistizio dell’8 Settembre. Nel dopoguerra la Divisione divenne di nuovo Brigata e poi ancora Divisione; infine il 21 Febbraio 1961 l’odierna Brigata Mecc. “Aosta”.
Tutti i presenti hanno augurato ai militari partecipanti alla Missione in Libano buon viaggio e soprattutto un soggiorno schivo da pericoli.