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È stata scoperta un’inaspettata “ondata di calore” di 700 gradi Celsius, che si estende per 130.000 chilometri (10 diametri terrestri) nell’atmosfera di Giove. James O’Donoghue, dell’Agenzia giapponese di esplorazione aerospaziale (JAXA), ha presentato i risultati questa settimana all’Europlanet Science Congress (EPSC) 2022 a Granada.
Anche l’atmosfera di Giove, famosa per i suoi caratteristici vortici multicolori, è inaspettatamente calda: infatti è centinaia di gradi più calda di quanto previsto dai modelli. A causa della sua distanza orbitale di milioni di chilometri dal Sole, il pianeta gigante riceve meno del 4% della quantità di luce solare rispetto alla Terra e la sua atmosfera superiore dovrebbe teoricamente essere un gelido -70 gradi Celsius. Invece, le sue cime nuvolose sono misurate ovunque a oltre 400 gradi Celsius.
“L’anno scorso abbiamo prodotto – e presentato all’EPSC2021 – le prime mappe dell’alta atmosfera di Giove in grado di identificare le fonti di calore dominanti”, ha affermato il dottor O’Donoghue. “Grazie a queste mappe, abbiamo dimostrato che le aurore di Giove erano un possibile meccanismo che potrebbe spiegare queste temperature”.
Proprio come la Terra, Giove sperimenta aurore attorno ai suoi poli come effetto del vento solare. Tuttavia, mentre le aurore della Terra sono transitorie e si verificano solo quando l’attività solare è intensa, le aurore su Giove sono permanenti e hanno un’intensità variabile. Le potenti aurore possono riscaldare la regione attorno ai poli fino a oltre 700 gradi Celsius e i venti globali possono ridistribuire il calore a livello globale attorno a Giove.
Analizzando più in profondità i loro dati, il dottor O’Donoghue e il suo team hanno scoperto la spettacolare “ondata di caldo” appena sotto l’aurora settentrionale e hanno scoperto che stava viaggiando verso l’equatore a una velocità di migliaia di chilometri all’ora.
L’ondata di calore è stata probabilmente innescata da un impulso di plasma eolico solare potenziato che ha colpito il campo magnetico di Giove, che ha potenziato il riscaldamento aurorale e ha costretto i gas caldi ad espandersi e riversarsi verso l’equatore.
“Mentre le aurore forniscono continuamente calore al resto del pianeta, queste ondate di calore ‘eventi’ rappresentano un’ulteriore e significativa fonte di energia”, ha aggiunto il dottor O’Donoghue. “Questi risultati si aggiungono alla nostra conoscenza del clima e del clima atmosferico superiore di Giove e sono di grande aiuto nel tentativo di risolvere il problema della ‘crisi energetica’ che affligge la ricerca sui pianeti giganti”.
https://www.europlanet-society.org/planetary-scale-heat-wave-discovered-in-jupiters-atmosphere/