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A Raqqa rinasce l’ospedale pediatrico distrutto dallo stato islamico. L’Ong Un Ponte per consegna la nuova struttura al comitato curdo per la salute

A Raqqa rinasce l’ospedale pediatrico distrutto dallo stato islamico. L’Ong Un Ponte per consegna la nuova struttura al comitato curdo per la salute

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Ottanta posti letto per bambine e bambini completamente equipaggiati su due piani e un reparto di radiologia: apparecchiature e spazi a disposizione dei pazienti dell’ospedale pediatrico Al Hilal di Raqqa, nel nord-est a maggioranza curda della Siria, appena consegnato dalla ong Un ponte per (Upp) alla gestione del Comitato locale per la salute. La struttura era stata completamente distrutta da miliziani del gruppo Stato islamico.

Il passaggio di consegne è avvenuto nell’ambito del programma di interventi in campo sanitario denominato Darna (“La nostra casa”), realizzato grazie al sostegno della Cooperazione italiana e implementato a partire del 2018 da Upp insieme con un suo storico partner locale, la Mezzaluna rossa curda (Krc).
Le azioni realizzate con “Darna” hanno permesso in una prima fase di creare dalle macerie un reparto materno-infantile e in seguito di allestire tre “spazi sicuri” all’esterno dell’ospedale, dedicati a donne, adolescenti e minori sopravvissuti o a rischio di violenza di genere.

A giugno 2021 si è avviata un’ulteriore fase del progetto, che ha concentrato il lavoro sulla riabilitazione e la costruzione di un reparto pediatrico, pur continuando a garantire continuità nelle cure materne e ostetriche. Il contesto di questo stadio dell’iniziativa è la diffusione del Covid-19, causa di un aumento dei livelli di povertà e disoccupazione, di disagio psico-sociale, violenza domestica e di gravi rischi per la crescita dei minori. A pesare anche le conseguenze di medio e lungo periodo del conflitto civile divampato in Siria dal 2011, che ha portato 13 milioni e 400mila persone a necessitare di aiuti umanitari.

I lavori, portati avanti da Upp e dalla Mezzaluna rossa curda, si sono conclusi questo mese come previsto. L’ospedale, attrezzato e specializzato nell’intervento pediatrico, passa quindi sotto la gestione e responsabilità del Comitato locale per la salute. Oltre ai posti letto e al reparto di radiologia, a disposizione della popolazione ci saranno 30 incubatrici, una nursery con dieci culle, laboratori di analisi pediatrici, due ambulatori medici pediatrici e un servizio di ambulanze e pronto soccorso.