La testata digitale dell'OMCeO Messina
 
Buona Sanità a Messina: lettera aperta al direttore dell’Azienda Ospedaliera “Piemonte” di Messina

Buona Sanità a Messina: lettera aperta al direttore dell’Azienda Ospedaliera “Piemonte” di Messina

Views: 726

di Giuseppe Ruggeri

Di buona sanità vorremmo sentire più spesso parlare. Ma questo avviene di rado anche perché, contrariamente alla “mal pratice”, la buona sanità non fa notizia – in una parola non fa vendere i giornali o aumentare i “like” sui “social”. Dalle nostre parti, poi, la situazione è peggiore atteso che, oltre agli ormai cronici problemi strutturali e d’organico, la voglia di lamentarsi supera nel più dei casi il proposito di segnalare i buoni comportamenti. Uno di questi rari “segnalatori” è il Dott. Giuseppe Pracanica il quale, da ex-dirigente sanitario (è stato per lunghi anni responsabile del Servizio di Igiene Pubblica e poi direttore sanitario dell’ASP Messina) non si è sottratto al “dovere” (che va insieme al “diritto” che ci lega alla salute) di evidenziare quanto segue:

“Illustre Dott. Giuseppe Rao, direttore sanitario Azienda Ospedaliera Piemonte,

mi corre l’obbligo, per averlo constatato personalmente, di far conoscere ai cittadini messinesi che Lei, con l’incondizionato sostegno del Suo direttore generale Dott. Barone, è riuscito a far funzionare ottimamente il Pronto Soccorso della Sua struttura. Questa la mia testimonianza. Verso la mezzanotte del 4 ottobre scorso, essendo portatore di catetere, venivo assalito da dolori lancinanti alla vescica. Avendo perso da tempo la mia autonomia (per stare in piedi necessito dell’aiuto di due persone), chiedevo pertanto a mia moglie e a mio figlio di accompagnarmi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Piemonte. Cos’era successo? Il catetere si era occluso e rischiavo da un momento all’altro lo scoppio della vescica. Giunto in sede, mi si riscontrava con immediatezza un residuo urinario di 900 ml di urina. Prontamente svuotato, mi si applicava quindi un nuovo catetere. E qui viene la seconda piacevole sorpresa. Tutto il personale, incondizionatamente, si prendeva cura di un vecchio quasi novantenne con affetto e attenzione speciali. Due operatori sanitari, in particolare, dotati peraltro di notevole preparazione tecnica, non mi hanno mai abbandonato. Mi piacerebbe ringraziarli tutti, ma non ne conosco i nomi. La prego di dare la massima diffusione a questa nota.

Cordiali saluti

Giuseppe Pracanica (Past Presidente Regionale “CittadinanzAttiva – Tribunale per i Diritti del Malato)”