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“La sanità in Italia è tra Scilla e Cariddi. Siamo uno dei pochi paesi al mondo con un sistema universalistico, garantito costituzionalmente dall’articolo 32, in quanto offre a tutti i cittadini l’accesso alle cure gratuitamente e indipendentemente dal reddito. È necessario, però, fare i conti con risorse economiche sempre più ridotte, a fronte di una prepotente evoluzione tecnologica che ha costi enormi. Nel 2021 la spesa sanitaria vale il 7,3% del Pil, quindi per continuare a mantenere questo tipo di organizzazione sanitaria e non farla precipitare in bancarotta è necessario concentrare in centri di eccellenza competenze polispecialistiche di alto livello con macchinari tecnologicamente sofisticati e moderni”. A dirlo è Pasquale Guida, presidente 2021-2022 della Società italiana di ortopedia pediatrica (Sitop) e primario dell’Unità operativa complessa di Ortopedia Traumatologia A.O.R.N. Santobono, che affronterà il modello organizzativo per la rete del trauma pediatrico al XXIV congresso Sitop, in programma a Roma dal 20 al 22 ottobre su ‘Le infezioni dell’apparato locomotore in età evolutiva e le fratture esposte e il trauma maggiore’.
La tre giorni sarà presieduta da Renato Toniolo, primario dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma .
“Ogni regione ha una realtà strutturale a sé stante ma, nelle linee generali, segue il modello dell’hub e spoke- spiega Guida- cioè centri di eccellenza di centralizzazione di casi più complessi e centri periferici che intercettano la traumatologia minore. In Campania la centralizzazione avviene con un unico hub pediatrico che serve cinque province (Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno) e risponde alla domanda di salute di un bacino di utenza di circa un milione di bambini dai 0 ai 14 anni. Il modello organizzativo- spiega Guida- è mutuato dall’aviazione, che concentra in pochi aeroporti il ruolo di nodo ottimizzando il tempo di percorrenza. Inoltre, è improntato sulla esperienza maturata negli scenari di guerra: nel politrauma, e nel trauma in particolare, l’assistenza e il trattamento definitivo devono essere forniti nelle prime 4-6 ore, per garantire risultati e prognosi migliori”.
Il Santobono, essendo l’unico ospedale pediatrico della Campania, accoglie anche piccoli pazienti provenienti da altre regioni del Mezzogiorno d’Italia. Per fare fronte al politrauma e al trauma, è strutturato con un dipartimento di Emergenza Accettazione di II livello che riunisce competenze multidisciplinari: neurochirurgiche, chirurgiche generali, chirurgiche plastiche, vascolari, radiologiche anestesiologiche e ortopediche traumatologiche, ovviamente pediatriche. “Ogni anno nel nostro reparto di Ortopedia vengono realizzati 1.600 interventi chirurgici, con due sale operatorie attive cinque giorni a settimana, due volte il pomeriggio e capaci di far fronte ad eventuali emergenze con un 60/70% di Traumatologia e un 30-40% di Ortopedia. L’impatto traumatologico nei mesi estivi aumenta significativamente- sottolinea il primario del Santobono- poiché le ore trascorse all’aria aperta aumentano e dunque l’esposizione a incidenti domestici, sportivi e stradali è maggiore nei bambini”.
L’isolamento dettato dal lockdown non ha poi contribuito a un calo delle attività di tipo traumatologico, perché se da un lato “la circolazione veicolare, e quindi gli incidenti stradali e motociclisti si erano ridotti per i mesi del confinamento, dall’altro i bambini hanno continuato ad andare in bici, skateboard, monopattino e praticare sport estremi come il parkour- aggiunge Guida- quindi vi è stata solo una riduzione minima della numerosità dei piccoli pazienti ricoverati al Santobono per lesioni traumatiche dello scheletro”.
Ciò che conta, quindi, è garantire un’assistenza adeguata, efficace ed efficiente. “Nel trattamento dei traumi maggiori- tema centrale della seconda giornata di congresso- è fondamentale la presenza degli specialisti di diverse branche- continua il presidente uscente Sitop- Parliamo di grandi traumatismi, come le defenestrazioni o i traumi legati ai grandi eventi del territorio, quali frane, alluvioni e terremoti. In queste condizioni i piccoli pazienti hanno una serie di lesioni di estrema gravità che richiedono un servizio di Radiologia attrezzato con TC128 Multislice di ultima generazione capace di eseguire un esame total body in un tempo inferiore a 10 minuti (ne abbiamo due nel nostro Dipartimento con due Risonanze Magnetiche, una già operativa e una in via di attivazione)”.
Come si struttura il team di lavoro. “Nel nostro caso il team di lavoro è composto da un capo equipe che normalmente è il Rianimatore che coordina una serie di specialisti (di Neurochirurgia d’urgenza, Ortopedia, Traumatologia di urgenza, Chirurgia generale d’urgenza, Chirurgia vascolare)”, fa sapere il primario del Santobono. Al convegno si discuterà anche delle altre realtà regionali, come la Liguria, il Lazio e la Lombardia, in modo da confrontare i vari modelli organizzativi e trarre suggerimenti e riflessioni sulla implementazione dei Trauma Center Pediatrici.
Il XXIV congresso della Sitop sarà, quindi, una grande occasione per approfondire tematiche di carattere scientifico, tecnico ma anche politico sanitario. Soprattutto si delineerà come spazio di formazione per i medici, essendo accreditato come evento Ecm. “La legge Gelli-Bianco statua che tutti gli operatori delle professioni sanitarie devono seguire le raccomandazioni o, in mancanza di queste, l’obbligo di attenersi alle buone pratiche clinico-assistenziali, e individua nelle Società Scientifiche questo mandato di formazione. L’obbligatorietà dell’aggiornamento professionale è determinato da una necessità. Il Dirigente medico che non risponda all’adempimento normativo di completare il numero minimo dei 150 crediti nel triennio non avrà diritto alla copertura assicurativa. In base a questa esigenza, il congresso della Sitop offre 8.4 crediti formativi”, conclude Guida.