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E’ con queste parole che il neo assessore alla Salute Giovanna Volo ha presentato a Palermo, a Palazzo Steri, la nuova Rete oncologica siciliana (Reos).
“Avere una Rete Oncologica vuol dire dare ai pazienti una risposta continua, a partire dalla prevenzione che è fondamentale, e assicurare cure di livello altamente specialistico e scientifico anche nelle fasi successive alla malattia acuta, possibilmente a domicilio. Integreremo la Rete per assicurare ai pazienti oncologici una buona qualità di vita, anche psicologica, contando pure sul fantastico lavoro svolto dalle associazioni di volontari”, prosegue.
Di cosa si tratta?
“La Reos dà la possibilità di avere dei punti di riferimento specifici, intanto di cinque patologie importanti: i tumori della mammella, del colon retto, della prostata, dell’ovaio e del polmone. Fornire ai cittadini tutte le informazioni utili che vanno dalla prevenzione, ai percorsi diagnostici, alle terapie, ai protocolli clinico sperimentali, fino alle cure palliative che per i pazienti terminali“. A spiegarlo è stato il professore Vincenzo Adamo, Coordinatore della REOS – Referente Regionale Molecolar Tumor Board, Prof. Ordinario Oncologia medica presso l’Università di Messina.
Il portale “Costruire salute“
La Reos permetterà: “Attraverso il portale istituzionale della Regione Sicilia “Costruire salute“, di consultare una mappa interattiva, ulteriormente potenziata recentemente, che risponde a tutte le domande in tema di sanità e su percorsi diagnostico terapeutici per i diversi tipi di tumore, anche per quelli più rari, quindi: centri specialistici, prenotazione delle visite, cure disponibili, farmaci innovativi“, aggiunge la dottoressa Daniela Segreto, ex Dirigente Ufficio Speciale Comunicazione Ass. Regionale alla Salute e, ora Capo di Gabinetto, Assessore ai Beni Culturali e Identità Siciliana.
La sezione dedicata alla Rete oncologica siciliana sul portale “Costruire Salute” si può consultare a questo indirizzo.
I centri
Maria Grazia Furnari, dirigente del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Sanità ha sottolineato che: “La regione deve dare sicurezza ai nostri pazienti. La rete è stata costruita da esperti con percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA), in cui vi sono inseriti anche i criteri per selezionare i centri che possono fare parte della rete. Inoltre, ogni tumore ha un PDTA con un coordinatore specialista”.
“La rete è comunque dinamica – conclude -. I nostri professionisti esperti lavorano sempre e c’è anche un’attività di monitoraggio dei centri e di quelli che potrebbero accedere e per poter crescere”.