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Quando è nata la cosiddetta “Arte predatoria”?

Quando è nata la cosiddetta “Arte predatoria”?

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di Salvo Rotondo

Vi siete mai chiesti quando è nata la sopraffazione indicabile con la parola predazione? È sempre esistita?

La risposta è no!

La vita è iniziata nel brodo primordiale, dove piccoli organismi unicellulari (i procarioti) non avevano ancora iniziato a nutrirsi gli uni degli altri.

Il termine procariota indica, nel loro contesto, l’assenza di nucleo (da cui il loro nome “prima del nucleo”).

Quando l’evoluzione ha determinato la comparsa degli eucarioti che, a differenza dei procarioti, hanno un nucleo e organelli intracellulari con ultraspecializzazioni. Il loro nome deriva dalla parola buono (eu) e karyon (core). Con essi sono cambiate le dinamiche del sistema perché erano in grado di conglobare altri elementi unicellulari all’interno della propria cellula utilizzandone le componenti per produrre il nutrimento e l’energia necessaria alla propria sopravvivenza e riproduzione. Non si trattava quindi di una “cattiveria” nei confronti altrui, ma di una necessità per la vita e per potersi lentamente accrescere di dimensioni. 


La fagocitosi, questo nuovo (per l’epoca) sistema di predazione degli organismi unicellulari si realizzava attraverso una membrana della parete cellulare così plasmabile da poter inglobare, di fatto inghiottendolo, un altro organismo più piccolo di cui nutrirsi.
Dall’analisi di fossili è stato possibile stabilire che circa 1700 milioni di anni fa alcune cellule eucarioti erano molto più grandi di quelle attuali, con dimensioni comprese tra 100 e 400 micron (un capello umano ha uno spessore di circa 70 micron).

Oggi la gran parte dei procarioti oceanici hanno dimensioni minori di un micron e per il loro studio è necessario il microscopio elettronico.

Si iniziano a trovare tracce di organismi eucarioti in campioni fossili di 780 milioni di anni orsono, questo significa che ragionevolmente è questa la datazione assegnabile alla loro comparsa sulla terra.

Per la transitiva è ipotizzabile che intorno a quel periodo sia nata la capacità predatoria degli individui che, con l’evoluzione, è arrivata ai nostri tempi. Nata per una necessità alimentare e di sopravvivenza, oggi, nel nostro mondo, a volte si trasforma in capacità predatoria priva di scrupoli, finalizzata ad avere di più raggiungendo degli obiettivi che diversamente richiederebbero un impegno di energie e di risorse incommensurabilmente maggiore.

Per chi volesse conoscere di più su questo tema consigliamo lo studio di Shuichang Zhang et al su Science Direct al link https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0301926821000760?via%3Dihub

Ma per concludere mi nasce spontanea una riflessione: forse è per questo che negli ultimi anni la nostra società in molti suoi ambiti ha dimostrato una inspiegabile estrinsecazione dell’aggressività dell’individuo nei confronti dei suoi simili?
Basti pensare a chi si trova alla guida di una macchina, a chi declama le notizie del telegiornale, a chi partecipa a un talk show o a un reality show. È la nostra natura ovvero la necessità di sopraffare gli altri in assenza di argomenti o di ragioni reali?

Certamente non credo che giovino alla società civile e al vivere comune i valori e i principi evocati da questi comportamenti.

Speriamo in una inversione di rotta.

Anche se la vedo dura. . .

Fermate il mondo, voglio scendere . . .