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Inaugurato col giornalista Rai Paolo Petrecca il laboratorio UniMe GDS Lab

Inaugurato col giornalista Rai Paolo Petrecca il laboratorio UniMe GDS Lab

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L’Aula Magna del Rettorato, stamane, è stata teatro dell’evento inaugurale della seconda edizione di UniMe GDS Lab, il laboratorio di tecnica giornalistica promosso da Università di Messina e Società Editrice Sud Gazzetta del Sud nell’ambito della GDS Academy del progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine”. Ospite d’onore del primo appuntamento è stato il giornalista Paolo Petrecca, Direttore di RaiNews24, il quale ha tenuto un intervento sul tema “Il modello all news nel sistema informativo e nel servizio pubblico”.
L’incontro è stato introdotto dai saluti del Rettore dell’Ateneo peloritano, prof. Salvatore Cuzzocrea, del Presidente e Direttore editoriale di Ses, dott. Lino Morgante e del Vicedirettore nazionale della TGR Rai e Presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, dott. Roberto Gueli, che ha partecipato in video-conferenza dalla sede dell’Ordine di Palermo – un bene confiscato alla mafia – dove è prevista la commemorazione al giornalista Mario Francese nell’anniversario del suo attentato (avvenuto il 26 gennaio 1979). All’evento, moderato dalla giornalista della Gazzetta del Sud Natalia La Rosa, Responsabile dell’inserto ‘Noi Magazine’ hanno preso parte gli studenti di UniMe e degli Istituti scolastici (messinesi e calabresi) che aderiscono al progetto ‘Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine’. I ragazzi hanno potuto rivolgere le loro domande a Paolo Petrecca, sfruttando l’opportunità per discutere di informazione di qualità e delle nuove dinamiche comunicative.
L’espressione inglese ‘all news’ (letteralmente ‘tutte notizie’) indica un macro-genere di informazione che negli ultimi anni sta spopolando nel palinsesto televisivo. I canali all news (RaiNews24, TgCom24, SkyTg24) prevedono la messa in onda rigorosamente in diretta – 24 ore su 24, 7 giorni su 7 – d’informazione di flusso, con l’obiettivo di ridurre al minimo il gap temporale fra un fatto e la sua notizia. Si tratta di una realtà dunque che, alla luce della propensione nella scelta di percorsi di approfondimento personalizzati, riveste un ruolo di rilievo nell’universo informativo. I canali “all news” condividono impostazioni simili: la programmazione include notiziari, aggiornamenti, spazi per le breaking news e approfondimenti tematici con la presenza di ospiti ed esperti.

“Ringrazio tutti i presenti – ha detto il Rettore – ed anche coloro che sono collegati da remoto. Un grazie particolare va ai giovani per i quali lavoriamo ogni giorno e che rappresentano il futuro del nostro Paese. Io non ho Instagram o Facebook e appartengo al gruppo di chi preferisce ancora sfogliare il quotidiano cartaceo ed esorto voi ragazzi a dotarvi della capacità di discernere quali sono le notizie vere e verificate. Nella corsa alla news spesso si tralascia l’informazione a discapito di chi legge. In questo contesto, chi fa servizio pubblico rappresenta un’arma in più poiché avverte maggiormente il senso di responsabilità verso i cittadini. Mi auguro che presto voi ragazzi del laboratorio possiate avere l’opportunità di incontrare molti giornalisti capaci di farvi conoscere ogni meccanismo della corretta informazione. Anche in questo l’Università di Messina sarà al vostro fianco, così come lo è l’intero sistema universitario che mi onoro di rappresentare da Rettore e da primo Presidente siciliano della CRUI”.

“L’obiettivo di chi informa – ha aggiunto Paolo Petrecca – deve essere, innanzitutto, quello di guardare sempre alla verità per riportarla nel modo migliore possibile. Si tratta di una vera e propria ‘missione’ ed è questa l’unica maniera di rendere un servizio al pubblico. Non omologarsi, per un modello di informazione ‘all news’ significa rispettare il dovere del giornalista senza scimmiottare gli altri andando dietro a quelle che sono le opinioni. Il giornalista è colui che racconta la veriità e che cerca di dare un’idea alla gente in modo che sia essa stessa a farsi una opinione. Ai giovani dico di non spegnere la speranza perché il nostro non è affatto un mestiere finito. Chi, come me, ha molta esperienza alle spalle ha visto passare molte cose all’interno del mondo dell’informazione ed ha resistito all’urto di chi ha tentato di spegnere la luce del giornalismo. Siamo ancora qui a testimoniare ciò che abbiamo conquistato per amore della verità. Dico ai ragazzi di non smettere mai di cercarla e di continuare ad avere passione per la scrittura. Diceva la grande regista Lina Wertmüller: ‘passione e pazienza’. Virtù che non dovranno mai mancare ai colleghi prossimi e futuri”.

Le iscrizioni a UniMe GDS Lab sono ancora aperte e la scadenza è fissata a sabato 4 febbraio. Il laboratorio, che si articolerà in moduli teorici e pratici, incentrati innanzitutto sulla lettura del giornale – in formato cartaceo o digitale – e sulla produzione di articoli utili ad implementare le competenze relative all’attività giornalistica, prevede anche diversi approfondimenti e la partecipazione ad eventi dedicati. Il percorso, oltretutto, integra la vocazione di UniMe a conferire ai suoi studenti un potenziamento nell’ambito della comunicazione; obiettivo raggiunto anche attraverso l’attività di UniVersoMe, testata studentesca giornalistica multiforme registrata dell’Ateneo messinese.