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di Nino Arcoraci
Il caldo è già arrivato, parte di noi si trasferirà al mare o in campagna. Nell’augurarvi una buona estate, come medico non esperto ma impegnato per un invecchiamento attivo, voglio consigliare alcune piccole attenzioni utili a una “certa età” e importanti per gestire i tre mesi estivi.
Mi è di auto un vademecum che mi è stato inviato dall’amica Armanda Cortellezzi presidente FEDERSPeV di Varese.
Servono a mantenere la mente attiva, a fare training cognitivo, allenamento mentale, attività pratiche, un’alimentazione varia ma sana. Sono tutti piccoli espedienti fuori da quelli comunemente consigliati, che incuriosiscono, ma aiutano a non emarginarsi, a non lasciarsi condizionare dal caldo, a non stare inattivi per la paura di “non farcela”.
Bisogna partire dal concetto che Nessuno di noi un’isola; che non è bene stare soli e focalizzare troppo i propri pensieri su sé stessi; che la vita all’aperto ossigena, la vita sociale ed i legami affettivi proteggono. Che la cucina è un’arte per la salute, che la fantasia nei “piatti” e la varietà con la ricchezza dei prodotti stagionali fatta prevalentemente di frutta e verdura portatori di antiossidanti e ricca di acqua, se sostenuta da un’attività fisica regolare e adattata, mantiene il peso corporeo adeguato alla persona. Che il sole nella misura dovuta è vita. Che fare un uso corretto dei farmaci, utilizzare le opportunità della prevenzione, allenare la mente, fanno “scudo” alla tristezza, sono opportunità contro il declino fisico e mentale.
Il corpo umano ha bisogno di essere esercitato, il cervello sia nell’uomo che nella donna, anche in età avanzata, non cessa mai di evolversi. La sua “neuroplasticità” sinaptica e neurogenetica, ogni giorno, crea nuovi percorsi neuronali, rinnova anche se in maniera lenta, le sue cellule. Mette in azione le sue parti dormienti o inattive. Stimolato, diventa anima dell’invecchiamento attivo.
Al training quotidiano basta aggiungere 7 piccoli esercizi di ginnastica fisica e mentale: – 1 Svegliarsi al mattino e iniziare la giornata lavando i denti con la mano che solitamente non si utilizza; – 2 scrivere i nomi tenuti in memoria, dei protagonisti e dei luoghi di un film; – 3 Svuotare una scatola di graffette colorate e poi suddividerle per colore; – 4 Imparare l’alfabeto al contrario; – 5 Scrivere tutte le parole che vengono in mente che iniziano con una lettera dell’alfabeto; – 6 Ogni sera scrivere gli oggetti di un determinato colore visti nel corso della giornata; – 7 Cambiare il percorso che si effettua normalmente per raggiungere una destinazione.
A questi, aggiungere 10 giochi per allenare solo il cervello: – 1 Scrivere su un cartoncino dodici nomi di colori e colorarli senza mai associare il colore esatto al nome che lo descrive; – 2 Scrivere un racconto dando un senso e usando al massimo la creatività con sole sette parole; – 3 Scrivere con la mano non dominante, la sinistra se sei destro e viceversa; Scrivere a mano, più che al computer, per coinvolgere le molte aree cerebrali ad esso connesse: dal linguaggio al movimento delle dita; – 4 Riconoscere gli oggetti con il tatto spingendo il cervello a fare comparazioni e analogie con esperienze precedenti; – 5 Giocare con i numeri contando al contrario, o fare moltiplicazioni a mente; – 6 Guardare gli oggetti al contrario per aiutare la memoria visiva e relazionare l’oggetto al contesto; – 7 Assaggiare, soprattutto, annusare per connettere le strutture cerebrali ai recettori olfattivi e gustativi; – 8 Fare brainstorming, un’attività qualunque, semplice e scontata, quale aprire una bottiglia e costruire attorno al gesto, un mondo fantastico, fatto di ricordi, ma anche creativo. Il cervello renderà vivace quell’area poco utilizzata in cui si attiva la “sospensione dell’incredulità”; – 9 Ricordare cose del passato senza mai cadere nella tristezza. Richiamare le informazioni tenute in memoria, visualizzarle, soprattutto verbalizzarle; – 10 Usare computer e tecnologia digitale come esercizio mentale: il computer stimola la mente con segnali visivi e comandi veloci che costringono il cervello a reagire con prontezza.
Se sarete bravi, a settembre, ci ritroveremo caricati. Se il caso, con l’aiuto di uno psicologo ne riparleremo, faremo qualche risata.
A tutti, un abbraccio e un a buon rivederci….in salute.