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Personaggi illustri a Messina: ANTONELLO

Personaggi illustri a Messina: ANTONELLO

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di Giovanni Pulitanò

Così venne chiamato il pittore dal figlio Jacobello, per sottolineare la grandezza artistica del padre. Antonello nasce nel 1430 e muore nel 1479 a Messina “civica maxima” che a quei tempi godeva di grandi privilegi.
Attraversò lo stretto di Messina andando in “continente” formandosi alla bottega dei Colantonio a Napoli dove ebbe conoscenza dei pittori delle Fiandre che allora frequentavano la corte di Alfonso I°. Si recò in quelle regioni europee per apprendere le tecniche pittoriche di quegli artisti, studiando la pittura ad olio da Bruges tanto da essere stato il primo italiano ad introdurre questo tipo di pittura innovativa nel nostro paese.
A Venezia ebbe modo di conoscere la mirabile arte di Pietro della Francesca assimilando la grandezza delle forme anatomiche e la luce dei dipinti.
La sua opera non fu capita subito anche se ha avuto il grande merito di accostare il Rinascimento italiano con la pittura fiamminga, spagnola europea.
Purtroppo solo il 20% delle sua produzione autografa viene repertata ed anche per la scarsità di notizie biografiche ne velano la grandezza artistica.
A Roma si è tenuta la “giornata celebrativa di “Antonello da Messina” rappresentandolo come autentica icona dell’identità messinese.
Sempre a Roma sono in esposizione presso la galleria “ le scuderie del Quirinale” quasi tutte le opere del grande maestro messinese.
Tra queste la crocifissione di Sibiu, opera che proviene dal museo di Bucarest dove l’artista in questo dipinto fece un grande omaggio alla sua città con l’immagine della falce del Porto, del monastero basiliano con la Rocca Guelfonica e le isole Eolie.
Esposti anche i suoi famosi ritratti celebri per la profondità espressiva; San Girolamo nello studio, piccolo prezioso dipinto che viene da Londra; la Pietà; Salvator Mundi che è la sua prima opera firmata con la figura del Cristo benedicente proveniente anche essa da Londra. Prima di morire nel 1479 dette testamento al notaio Nicola Mangraviti dichiarandosi infermo a letto ma sano di mente designando unico erede il figlio Jacobello, anch’esso pittore.
Fu sepolto con l’abito di frate minore di San Francesco nel torrente di S.Michele (oggi Ritiro) nel cimitero scomparso con la piena del 1869 e con esso le spoglie di questo grande figlio di Messina. !